Firmato dal ministro dello sviluppo economico il decreto per la riforma e il riordino delle Camere di Commercio

di Marina Crisafi - Presto le Camere di commercio passeranno da 95 a 60, con l'obiettivo di razionalizzare e rendere più efficiente l'intero settore. È stato firmato infatti l'8 agosto scorso dal ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, il decreto di riforma e riordino delle Camere di commercio.

Camere di commercio: le novità del decreto

Con gli accorpamenti e la rideterminazione delle circoscrizioni territoriali, si legge nella nota diffusa dal ministero, il numero delle Camere di Commercio passerà da 95 a 60, così come verrà ridefinito il numero delle aziende speciali, che passano dalle 96 attuali a 58.

"Il decreto razionalizza e rende più efficiente l'intero settore - ha commentato Calenda, portando a compimento il - percorso avviato nel 2016 sulla base della proposta di Unioncamere che ha come risultato un piano complessivo di razionalizzazione delle sedi delle singole Camere di Commercio".

Dalla riforma sono attesi "risparmi importanti, una più razionale riallocazione del personale, maggiori servizi alle imprese e una rimodulazione dell'offerta anche in relazione alle opportunità del piano Industria 4.0".

Inoltre, attraverso i commissari ad acta si provvederà ad agevolare l'istituzione delle nuove Camere derivanti dagli accorpamenti previsti dal piano di riordino.

I tagli, in ogni caso, garantiranno la presenza di almeno una camera di commercio per regione, sulla base dei criteri stabiliti dal d.lgs. n. 219/2016.


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