L'allarme della ragioneria generale dello Stato. Cambiare gli scatti d'età metterebbe a rischio l'intero sistema previdenziale

di Marina Crisafi - In pensione a 67 anni dal 2019? È necessario. Senza l'adeguamento alla speranza di vita, si metterebbe a rischio tutto il sistema. A lanciare l'allarme è la ragioneria generale dello Stato nel report 2017 sulle pensioni "Tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio sanitario".

Pensioni: adeguamento dopo l'estate

Dopo le varie polemiche dei giorni scorsi e lo schieramento contrario bipartisan degli ex ministri Damiano e Sacconi (leggi: Pensioni a 67 anni dal 2019: l'adeguamento va bloccato per legge), è slittata all'autunno la decisione sull'adeguamento alle speranze di vita.

Il decreto ministeriale dovrebbe adeguare i requisiti pensionistici portando l'età minima a 67 anni dal 2019 (5 mesi in più rispetto a quanto previsto oggi).

Ragioneria dello Stato: non toccare l'adeguamento dell'età pensionistica

Ora però bisogna fare i conti con l'allarme lanciato dalla ragioneria dello Stato.

"Il processo di elevamento dei requisiti minimi e il relativo meccanismo di adeguamento automatico - sulle pensioni rappresentano - fondamentali parametri di valutazione dei sistemi pensionistici specie per i paesi con alto debito pubblico come l'Italia" si legge nel report. Per cui modificare la normativa dei meccanismi di adeguamento, significherebbe intaccare la stessa "sostenibilità" del sistema e "il livello delle prestazioni", ossia l'importo degli assegni, aumentando notevolmente la spesa previdenziale in rapporto al Pil.

Anche il solo limitare (e non solo sopprimere) gli adeguamenti automatici sulle pensioni, scrive ancora la ragioneria, "determinerebbe comunque un sostanziale indebolimento della complessiva strumentazione del sistema pensionistico italiano".

Anche senza automatismi in pensione a 67 anni dal 2021

In ogni caso, fa notare la ragioneria, anche in presenza di un blocco dell'adeguamento automatico alla speranza di vita, il requisito anagrafico per il pensionamento verrebbe comunque "adeguato a 67 anni nel 2021, in applicazione della specifica clausola di salvaguardia introdotta nell'ordinamento su specifica richiesta della Commissione e della Bce, e successivamente mantenuto costante a tale livello".


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