La guida dei notai sulle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento

di Marina Crisafi - Cosa sono le Dat? Chi può sottoscriverle? Quale modello di deve utilizzare? A queste e ad altre domande risponde la "mini guida" stilata da Federnotai, il sindacato dei notai italiani, per spiegare la legge sul Biotestamento, attualmente in discussione al Senato, il cui esame, dopo tanti rinvii, riprenderà ormai a settembre dopo la pausa estiva.

Nell'attesa dell'autunno caldo alla Camera, dove sono tanti i provvedimenti da approvare, i notai si portano avanti stilando questa breve e chiara guida (qui sotto allegata) per spiegare cosa si intende per dichiarazioni anticipate di trattamento e cosa prevede l'attuale testo del disegno di legge sul testamento biologico.

Ecco i punti chiave:

A cosa servono le Dat e chi può compierle

Le Dichiarazioni anticipate di trattamento servono ad esprimere, in previsione di una futura eventuale incapacità di autodeterminarsi, il consenso o il rifiuto rispetto a trattamenti sanitari, terapie ed esami diagnostici.

Possono compierle le persone maggiorenni e capaci di intendere e di volere.

Requisiti delle Dat

Prima di esprimere le DAT "occorre avere acquisito informazioni adeguate sui benefici e su rischi dei trattamenti, degli esami e delle terapie, circa le possibili alternative e sulle conseguenze del rifiuto" si legge nella guida. Ad ogni modo, "il consenso anticipato deve essere comunque un consenso informato".

Chi si relaziona con medico e ospedale?

Quando il dichiarante diventa incapace di autodeterminarsi, a proseguire la relazione con il medico e con le strutture sanitarie, può essere un "fiduciario", cui viene affidato il compito di esprimere le Dat.

Anche il fiduciario deve essere maggiorenne e capace di intendere e di volere, e può accettare la nomina firmando le DAT insieme al dichiarante o con atto successivo.

Le Dat sono vincolanti per il medico?

Il medico è tenuto a rispettare le DAT. Può anche disattenderle parzialmente o totalmente, scrivono i notai, "e solo in accordo con il fiduciario, se non corrispondono alle condizioni cliniche del paziente o se sono sopravvenute terapie imprevedibili al tempo delle DAT che offrano al paziente concrete possibilità di miglioramento".

Come si esprimono le Dat?

La dichiarazione anticipata di trattamento "può essere espressa con atto pubblico o scrittura privata

autenticata oppure con scrittura privata semplice, consegnata all'ufficiale dello stato civile del proprio Comune di residenza o alle strutture sanitarie".

Le Dat hanno effetti diversi in base alla forma utilizzata?

Nel "caso dell'atto pubblico e della scrittura privata autenticata il notaio verifica che la dichiarazione abbia tutti i requisiti di legge" si legge ancora nella guida della Federnotai. Inoltre, la dichiarazione in forma privata dell'interessato "viene semplicemente ricevuta in consegna senza controllo".

Dat, c'è un termine di durata?

Il testo del ddl non prevede un termine massimo di durata degli effetti delle Dat. Il dichiarante è libero, ovviamente, di stabilire che le sue dichiarazioni abbiano effetto per un determinato tempo, riservandosi di decidere se rinnovarle, se esprimerne diverse rispetto a quelle iniziali o se non esprimerne affatto.

Ci sono dei modelli standard per le Dat?

Le Dat devono basarsi sul consenso informato di ogni soggetto rispetto a scelte individuali relative a vicende personali. Esistono dei moduli facilmente reperibili sul web, ma il consiglio dei notai ai soggetti interessati, "per essere sicuri che le Dat siano valide e che vengano rispettate" è quello di redigere un atto su misura per sé.

La guida alle Dat di Federnotai

Foto: 123rf.com
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