Pubblicato il rapporto Zoomafia 2017 della Lav

di Gabriella Lax - I reati contro gli animali si consumano a ritmo di uno ogni ora. Questo è quanto emerge dal "Rapporto zoomafia 2017" della Lav. È stato l'Osservatorio Nazionale Zoomafia dell'associazione a chiedere alle 140 Procure Ordinarie e alle 29 presso il Tribunale per i minorenni, i dati relativi al numero totale dei procedimenti penali aperti nel 2016 per reati contro gli animali. I crimini principali: combattimenti tra animali, traffici via internet, zoocriminalità minorile, corse clandestine di cavalli e le truffe nell'ippica, business dei canili e traffico di cuccioli, macellazioni clandestine e abigeato, contrabbando di fauna e il bracconaggio organizzato, pesca di frodo e illegalità nel comparto ittico e l'uso di animali a scopo intimidatorio o per lo spaccio di droga.

Rapporto zoomafia, sono di più denunce a carico di ignoti

Come riporta il sito della Lav, per Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell'Osservatorio Zoomafia della Lav, «Sono di più i reati denunciati a carico di ignoti che quelli registrati a carico di autori noti. I crimini contro gli animali sono una tema di rilevanza nazionale perché la legalità e i diritti animali sono questioni strettamente connesse e, spesso, i crimini contro gli animali nascondono, determinano o si accompagnano ad altri tipi di reati - sostiene Ciro Troiano - Del resto la criminalità organizzata è un male totalitario che mira a controllare e a dominare tutto: cose, uomini, animali e il loro ambiente. In quest'ottica la zoomafia si manifesta come evidente espressione dello specismo: sfruttamento di altre specie a vantaggio esclusivo di piccoli gruppi».

I dati relativi ai reati

Il reato contro gli animali più contestato nello scorso anno è maltrattamento (33,95%), poi l'uccisione (31,25%), reati venatori (17,45%), abbandono e detenzione incompatibile (14,67%). La procura più attiva è quella di Brescia, e poi ci sono Foggia, Udine, Napoli, Roma, Verona e Torino. Per i combattimenti fra cani sono stati sequestrati 133 animali (+189% rispetto al 2015) e sono state denunciate 29 persone (+38%). Per le corse clandestine di cavalli 8 gli interventi delle forze dell'ordine, 3 gare bloccate, 36 persone denunciate, 24 persone arrestate, 22 cavalli sequestrati, 4 stalle e un maneggio sequestrati.

In aumento le denunce per il traffico di cuccioli importati illegalmente dai Paesi dell'Est Europa: nel 2015 e ne 2016 sono stati sequestrati 964 cani e 86 gatti (dal valore complessivo di 717.800 euro). E sono state 107 le persone denunciate nel 2016, in gran parte cittadini di paesi dell'est. Sono 78 gli illeciti penali e 194 illeciti amministrativi, per un totale di 516.430 euro, violazioni che riguardano il traffico di animali e piante protetti, accertati dall'ex Corpo Forestale dello Stato, con 100 sequestri. Lupi, orsi, Ibis eremita, cicogne, rapaci sono vittime del bracconaggio; l'abbattimento o la cattura di specie particolarmente protette è diventato un fenomeno diffuso, così come l'abigeato: ogni anno spariscono nel nulla circa 150.000 animali, che alimentano macelli clandestini.

Riguardo alla pesca: nel 2016 sono state sequestrate tonnellate di tonno rosso, di pesce spada, di molluschi, di novellame, di anguille, insieme a migliaia di ricci e a quintali di datteri di mare e oloturie. Internet non solo è terreno fertile per il commercio illegale di cuccioli e scommesse su gare clandestine, ma anche per video di sevizie e uccisioni di animali, diffusi spesso da minorenni.


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