Ecco i dati che emergono da un recente rapporto Censis che interroga gli italiani sull'avvocatura

di Valeria Zeppilli - In un mondo in cui tanti avvocati sono in crisi e cercano delle nuove strade professionali, molti di loro si pongono una domanda: cosa si aspetta la gente dai legali?

La risposta la ha recentemente fornita il Censis, raccogliendo le esigenze di tutela degli italiani.

La proprietà al primo posto

In vetta ai bisogni dei cittadini c'è la tutela classica della proprietà, reclamata da più del 32%. A seguire il lavoro, il risarcimento e gli infortuni e il recupero crediti, che si assestano su percentuali, rispettivamente, del 18%, del 15% e dell'11%.

Web e privacy

Tra le esigenze reclamate al Censis, però, si affiancano anche tematiche nuove, come la tutela degli acquisti fatti online, agognata dal 4,4% degli intervistati, e la tutela della riservatezza, richiesta dal 2,5%.

Contributo al sistema

Agli avvocati, poi, è chiesto dal 42,3% degli italiani di partecipare attivamente alla battaglia per la riduzione della durata eccessiva dei procedimenti giudiziari. Ma non solo, per il 37% i legali dovrebbero contribuire alla diffusione della legalità, per il 22% al miglioramento della macchina amministrativa e per il 20% alla stabilizzazione del rapporto di lavoro.

Più spazio alla consulenza

Molti (troppi) intervistati hanno poi affermato che, alcuni per i costi di accesso alla giustizia, altri per i tempi lunghi dei processi, sono sempre più portati a rinunciare alla tutela giudiziale dei propri diritti.

Anche per tale motivo, agli avvocati è chiesta consulenza in maniera molto più preponderante rispetto al passato, a discapito dell'assistenza.

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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