La circolare della Guardia di finanza limita la portata della mancata emissione e indica nuovi criteri di controllo

di Gabriella Lax - Chi non emette lo scontrino non sarà più ritenuto evasore fiscale. A stabilirlo, come riporta "Italia Oggi", è una circolare della Guardia di Finanza (n. 149223/17) secondo la quale la mancata emissione dello scontrino viene declassata a una condotta di irregolarità di limitata portata. La ratio è che i controlli, «sebbene importanti anche in una prospettiva di prevenzione e deterrenza», non incidono direttamente sui fenomeni di frode o sui contesti evasivi di più ampio spessore. 

La circolare si sofferma sul ruolo del cliente dal quale i finanzieri (specie fuori dal locale) possono acquisire informazioni sulla prestazione o il bene ricevuto. 

Nessuna sanzione nei confronti del cliente

I controlli sui clienti verteranno su categorie di soggetti in grado di poter fornire informazioni attendibili soprattutto per migliorare l'efficacia delle verifiche e limitare «l'insorgere di situazioni di criticità o incomprensioni». L'obiettivo è evitare «l'erroneo convincimento nella collettività e negli organi di informazione» di un'attività di controllo sproporzionata rispetto agli effettivi interessi fiscali da tutelare. Ricorda la Gdf che nei confronti dei clienti non c'è più alcuna sanzione perché abrogata dal 2003.  

Pianificazione dei controlli

Un ruolo sostanziale lo avrà la pianificazione dei controlli ed il fatto che saranno affidati a finanzieri preparati e che conoscano sia i casi in cui non esiste l'obbligo di certificazione fiscale, sia le ipotesi più complicate (come ad esempio l'autoconsumo). Gli interventi di controllo sulle partite Iva dovranno concentrarsi soprattutto nei confronti di attività economiche e commerciali che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi di più elevato valore economico o che hanno orari di apertura al pubblico serali o notturni (bar, ristoranti, pub). I reparti non dovranno reiterare gli interventi nei confronti di un ristretto numero di soggetti soprattutto se di minori dimensioni «ovvero che effettuano numerose transazioni di modico importo». Ai comandanti di reparto il delicato compito di far rispettare la circolare nella sua non invasività e la verifica degli atti emessi e nei casi controversi. 

Controlli sugli abusivi

Un capitolo importante dei controlli riguarda le zone dove sono maggiormente presenti venditori abusivi. In questi casi, i finanzieri, faranno controlli mirati alla vendita di beni con marchi contraffatti. Dunque, la circolare vuol tutelare gli imprenditori onesti e le regole del mercato grazie anche al controllo sul corretto rilascio degli scontrini e delle ricevute fiscali, tutto però senza alcuna rigidità d'azione. In sostanza, si chiede un "occhio di riguardo" nei confronti del commerciante onesto e al tempo stesso mano ferma nei confronti degli abusivi e disonesti. 


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