Partono le azioni collettive a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 178/2015 che ha dichiarato l'illegittimità del blocco degli stipendi

Avv. Edoardo Di Mauro - Possibilità di indennizzo e risarcimento del danno per i dipendenti pubblici di tutta Italia.

A seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 178 del 24.06.2015 che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del blocco degli stipendi.

Leggi: Blocco contratti P.A.: violata la libertà sindacale. Ecco le motivazioni della Consulta

La legge n. 448/1998 infatti stabilisce che i dipendenti statali hanno diritto a beneficiare ogni anno dell'adeguamento retributivo rispetto all'aumento del costo della vita calcolato in base agli indici ISTAT.

Con la legge n. 122/2010 di conversione del D.L. 78/2010 (art. 9 comma 17) è stato invece disposto il blocco degli stipendi dall'anno 2010. Ebbene la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità di questa norma.

La stessa corte ha pure stabilito che il blocco degli stipendi si ritiene illegittimo e incostituzionale a partire dalla pubblicazione della sentenza e cioè agosto 2010.

A quanto potrebbe ammontare il risarcimento

Pertanto, considerato che ancora non è stato disposto il rinnovo dei contratti, è possibile ottenere tutela giurisdizionale chiedendo il rinnovo, l'indennizzo dall'anno 2010 all'anno 2015 e il risarcimento del danno dal giorno di pubblicazione della sentenza, il tutto per un importo di circa 10.000,00 euro per dipendente. Una cifra sicuramente rilevante.

Al fine della richiesta tutela si stanno promuovendo azioni collettive dinanzi al TAR Lazio.

Il beneficio dell'azione collettiva è quello di far risparmiare il singolo ricorrente che con un compenso iniziale di 130 euro può ottenere tutela. In caso di vittoria alcuni studi legali chiederanno il giusto compenso professionale, che comunque andrà ad incidere soltanto sulla somma riconosciuta.

Un'occasione di tutela che molti dipendenti pubblici stanno valutando. Numerosi i ricorsi già presentati.

Quali dipendenti pubblici possono aderire all'azione collettiva

Possono aderire alle azioni collettive i dipendenti dei ministeri, di province, comuni, regioni e di tutti gli enti pubblici, non solo coloro che sono in servizio ma anche i pensionati che non hanno avuto il diritto al rinnovo del loro contratto.

Per informazioni:

Avv. Edoardo Di Mauro

Foro di Siracusa

Cell. 333 45 88 540

Mail: edodim83@gmail.com

Edoardo Di MauroEdoardo di Mauro - articoli
E-mail: edodim83@gmail.com
Avvocato, si occupa di diritto amministrativo, penale, contratti, diritto dell'informatica ed internet.

Foto: 123rf.com
Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: