Il ministro Pinotti parla di servizio civile ma l'ipotesi si fa largo

di Valeria Zeppilli - Dopo le recenti dichiarazioni del ministro della difesa Roberta Pinotti, ha iniziato a circolare la voce di un ritorno della leva obbligatoria in Italia dopo 12 anni dalla sua abolizione, avvenuta nel 2005. 

In realtà, come la stessa Pinotti ha tenuto a specificare, il progetto è quello di coinvolgere più che altro i ragazzi al servizio civile universale, sulla scia di quanto stanno già facendo altre nazioni e ragionando su come interessare nel modo migliore "le aspettative dei giovani che vogliono servire lo Stato".

Nonostante ciò, per alcuni non è nascosto l'intento di estendere la leva obbligatoria, in un secondo passaggio, dal servizio civile alle forze armate.

Servizio civile come momento unificante

Per ora, in ogni caso, la leva obbligatoria militare non è comunque considerata uno strumento utile all'Italia, considerato che, come il Ministro non ha omesso di rilevare, le missioni internazionali richiedono militari professionalmente preparati e non dotati di una formazione obbligatoria di pochi mesi.

Il servizio civile, invece, è considerato un momento unificante per i giovani, sul quale iniziare concretamente a ragionare.

Uno sguardo all'Europa

Come ricordato in incipit, la leva obbligatoria non fa più parte dell'ordinamento italiano già dal 2005, ma essa compare ancora oggi in diversi Stati del nord Europa.

Essa, infatti, è in vigore in Danimarca, Estonia, Norvegia, Svezia, Finlandia e Lituania.

Valeria Zeppilli

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