Lasciare sola la propria compagna di vita in uno dei momenti più difficili della sua esistenza giustifica per i giudici un risarcimento significativo

di Valeria Zeppilli - Il marito che abbandona la moglie malata, lasciandola sola in uno dei momenti peggiori della sua vita, può essere chiamato a risarcire il danno arrecato alla donna.

Il risarcimento danni da abbandono

Con l'ordinanza numero 10741/2017 qui sotto allegata, infatti, la sesta sezione civile della Corte di cassazione ha confermato la condanna subita da un uomo in sede di appello a risarcire i familiari della moglie ormai purtroppo deceduta per avere costretto quest'ultima ad affrontare da sola una brutta malattia, che la ha portata alla morte.

Complessivamente il marito dovrà sborsare 37mila euro, di cui 30mila a titolo di danno morale e 7mila a titolo di danno patrimoniale.

Nessuno dei motivi proposti in Cassazione, infatti, ha portato il risultato sperato dall'uomo e la statuizione della Corte d'appello è divenuta definitiva.

Il particolare disvalore della condotta consistita nell'abbandono della compagna di vita proprio quando la stessa aveva maggiormente bisogno di aiuto, dovendo combattere contro una terribile malattia che, a soli 37 anni, l'avrebbe portata poi alla morte, giustificano per i giudici un risarcimento significativo come quello determinato in sentenza.

La sofferenza ulteriore rispetto a quella fisica subita dalla donna è infatti incontestabile: non solo si è trovata ad affrontare una grave malattia, ma, non appena conosciuta la diagnosi, è rimasta priva dell'assistenza morale e materiale del marito, trovandosi costretta a tornare ad appoggiarsi esclusivamente alla famiglia d'origine.

Corte di cassazione testo ordinanza numero 10741/2017
Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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