Ne parliamo con l'avvocato Francesco Falco ricorrente e vincitore della causa. In allegato il testo della sentenza

di Gabriella Lax - Un'altra multa annullata perché il parchimetro è senza bancomat. Stavolta la sentenza è stata pronunciata dal giudice di pace di Firenze Sonia Salerno che ha così dato ragione all'avvocato Francesco Falco, difensore di se stesso a seguito della multa comminata per non aver apposto il ticket sul cruscotto dopo aver parcheggiato sulle strisce blu nei pressi del proprio studio. Il giudice gli ha dato ragione, accogliendo il ricorso, scritto assieme alla collega Cecilia Masi. 

Avvocato Falco, ci racconti la vicenda...

«Era il 29 settembre 2016 - spiega l'avvocato Falco - ho parcheggiato in via Puccinotti, dove c'è lo studio poi, non trovandomi monetina nella tasca, sono andato al bar vicino per prendere un caffè e cambiare i soldi, sono passati dieci minuti circa e, al mio ritorno, ho trovato la multa. Onestamente non ho neanche visto i vigili. Conoscevo la normativa dettata dalla legge di stabilità che aveva previsto che anche i parchimetri dovevano essere adeguati consentendo la possibilità di pagare con il bancomat o la carta di credito. Ho deciso di fare opposizione e verificare se esisteva qualcosa per cui il Comune poteva derogare alla legge oppure, come credevo, non poteva farlo. Ho presentato il ricorso sostenendo che effettivamente il bigliettino non c'era e giusto il tempo occorso per andare a cambiare i soldi e mi sono ritrovato la multa

. Ho spiegato che in questa parte di Firenze dove non è prevista la possibilità di pagare con bancomat i parchimetri non sono ancora a norma, con la legge di stabilità del 2016 (articolo 1 comma 901, che rinvia a sua volta alle legge 2012 per quel che riguarda i pagamenti tramite bancomat e alla lettera f dell'articolo 7 del codice della strada
per i parchimetri)».  Grazia al combinato disposto delle suddette norme, precisa ancora il legale, «i parchimetri dal primo luglio 2016 devono prevedere la possibilità per l'utente di pagare con carte. Sono andato personalmente in udienza: il comune non si è presentato, ha mandato una memoria di costituzione con un unico argomento difensivo ovvero che mancherebbe un non ben definito decreto interministeriale per dare attuazione al una norma. Mi sono limitato a ribadire al giudice che, l'unica eccezione prevista dalla legge di stabilità è l'impossibilità tecnica di installare il bancomat nelle macchinette. La mancanza di un decreto interministeriale non corrisponde a impossibilità tecnica, al massimo è impossibilità finanziaria, burocratica o amministrativa. Un altro indizio viene dal fatto che a Firenze alcune zone sono munite di parchimetri adeguati alla legge del 2016. Non si tratta della prima decisione in tal senso e credo che la giurisprudenza si livellerà su questa posizione».

Il giudice di pace di Firenze annulla la multa per l'impossibilità di pagare la sosta con bancomat

Ecco i motivi di accoglimento del ricorso: «La legge di stabilità - scrive nella recentissima decisione (n. 1079/2017 qui sotto allegata) il giudice Salerno - al comma 900 prevede che i soggetti che effettuano l'attività di vendita dei prodotti e prestazioni di servizi sono tenuti ad accettare pagamenti attraverso carte di credito, ma tale obbligo non trova applicazione nei casi di "impossibilità tecnica". Nel nostro caso il Comune di Firenze non ha in alcun modo dimostrato quale sia la "impossibilità tecnica" che impedisce agli utenti di effettuare il pagamento della sosta attraverso carte di credito, così come la legge prescrive». Per cui il ricorso è accolto, la multa annullata e il Comune condannato al pagamento delle spese legali. 

Leggi anche: Strisce blu: sosta gratis se non c'è il bancomat

Giudice di pace Firenze, sentenza n. 1079/2017

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