I dati dell'osservatorio del Politecnico di Milano sulla digitalizzazione delle professioni

di Gabriella Lax - Avvocati, ma anche commercialisti e consulenti del lavoro, sempre più presenti online e sui social. Tra siti web, gestione elettronica documentale, conservazione digitale, portali di condivisione con il cliente, fatturazione elettronica: rispetto all'anno precedente si registra un aumento del 2,5% degli investimenti che gli studi professionali hanno fatto per "digitalizzare" il proprio lavoro. A raccontarlo è l'indagine condotta dall'Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale della School of Management del Politecnico di Milano. 

Avvocati, boom digitale

L'indagine degli esperti del Politecnico ha riguardato essenzialmente la crescita digitale degli studi professionali italiani di avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro. Gli investimenti hi-tech denotano una crescita del 2,5%, per una quota che nel 2016 ha toccato gli 1,14 miliardi di euro. In base a questi dati, il 2016 può essere definito come «l'anno della maturità per gli investimenti ICT». 

Oltre all'utilizzo dei siti web, un terzo degli studi utilizza il Cloud Computing e il 24% gli Smart Data per offrire nuovi servizi. Non solo, ben il 63% è sui social network (usati per promuovere l'attività dello studio) e buona parte di essi (il 52% del campione) offrono consulenza online

Il Direttore dell'Osservatorio Claudio Rorato evidenzia come «il mondo delle professioni, anche se con velocità non omogenee, si sta muovendo verso l'era digitale» e, abbracciando l'innovazione tecnologica «gli studi rappresentano un sostegno fondamentale per la crescita del sistema imprenditoriale nazionale».

Digitalizzazione e clienti

Più della metà (51%) degli studi che hanno adottato soluzioni digitali ritengono significativi i benefici ottenuti in termini di produttività ed ottimizzazione dei servizi ai clienti. Le tecnologie preferite dai professionisti sono l'utilizzo intelligente dei dati che transitano nello studio e il cloud. Gli "smart data" consentono poi servizi mirati alle esigenze specifiche del cliente e il cloud una gestione alternativa e fluida degli archivi.

Il 24% degli studi utilizza i dati per migliorare la gestione dei propri clienti. Nel caso dei commercialisti, disponendo dei bilanci si può fornire una consulenza ottimale, mentre i consulenti del lavoro grazie ai cedolini possono dare un monitoraggio completo della situazione dei dipendenti. Il 64% degli studi utilizza il cloud, tecnologia scelta per ottenere maggiore sicurezza e privacy dei dati, diminuire i rischi di gestione, ridurre i costi, aumentare la velocità di elaborazione, risparmiare tempo da investire in altre attività. Il 60% dei clienti si è già dichiarato soddisfatto i nuovi servizi ricevuti.


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