Le C.C.B.E. identity card permettono il riconoscimento dei legali dinanzi alla Corte di giustizia Ue e a tutti gli organi giudiziari europei

di Valeria Zeppilli - In forza delle previsioni della direttiva Bolkestein n. 2006/123/CE, in Unione Europea sono stati da tempo eliminati tutti gli ostacoli alla libera circolazione dei servizi, con il fine di evitare le discriminazioni basate sulla nazionalità di chi li presta.

La card per gli avvocati

Per quanto riguarda gli avvocati italiani, si segnala quindi che, proprio al fine di rendere effettiva tale libertà di circolazione, il Consiglio Nazionale Forense ha raggiunto un accordo di licenza con il C.C.B.E., ovverosia il consiglio degli ordini forensi d'Europa, con il quale si è dato il via libera all'emissione delle tessere di riconoscimento dell'Avvocato Europeo, denominate "C.C.B.E. identity card".

Emissione dall'Ordine o dal Cnf

Le card, quindi, sono state affidate al Consiglio Nazionale Forense grazie ad un contratto di licenza che permette di stipulare accordi quadro con i Consigli dell'Ordine circondariali affinché le stesse siano emesse o direttamente dai COA, avvalendosi dei propri fornitori abituali, o dal CNF che li emette per i COA.

La loro durata è quinquennale.

Supporto delle card

Le C.C.B.E. identity card sono state ideate come materialmente prodotte su supporto magnetico. Tuttavia si è lasciata aperta la possibilità, in via sperimentale, di dotarle di funzioni aggiuntive, come ad esempio quella di firma digitale o da remoto o quella di renderle anche degli strumenti di pagamento previa stipula di apposite convenzioni con degli istituti bancari.

Funzioni delle card per gli avvocati

Operativamente, il possesso delle C.C.B.E. identity card rende possibile per gli avvocati italiani (e per tutti quelli dei paesi che hanno concretizzato l'iniziativa) un accesso più semplice agli organi giudiziari o alle istituzioni degli altri Stati UE.

Esse, infatti, permettono un'identificazione immediata del possessore come avvocato abilitato in uno degli Stati membri sia presso la Corte di giustizia dell'Unione Europea e il Tribunale dell'Unione Europea, sia presso le Corti degli altri Stati UE, compreso quello di origine.

Registro generale delle card

Le card emesse devono ovviamente essere tracciate, con la conseguenza che è prevista l'istituzione di un registro generale delle card emesse, tenuto presso il Consiglio Nazionale Forense.

Portale di ricerca avvocati europei

Tra gli ulteriori sviluppi cui si assisterà a breve termine, grazie ai progetti che la commissione europea sta favorendo presso il Ccbe, si segnala innanzitutto il portale di ricerca dell'avvocato europeo (Find a Lawyer), nonchè i progetti (rientranti nel più ambizioso progetto E-Justice):

- E-Codex, per la sperimentazione di un processo telematico europeo negli ambiti civile e penale

- Penal-Net, per le comunicazioni sicure tra avvocati penalisti


Valeria Zeppilli

Foto: www.consiglionazionaleforense.it
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