Sì definitivo della Camera alle norme sui minori non accompagnati e del Senato al decreto Minniti. Le novità e i testi

di Marina Crisafi - Doppio sì sui migranti ieri in Parlamento. L'aula di palazzo Madama infatti ha concesso la fiducia al Governo sul maxiemendamento interamente sostitutivo del decreto Minniti sul contrasto all'immigrazione clandestina (con 145 voti a favore e 107 contrari), mentre la Camera ha approvato definitivamente (con 375 sì e 13 no) le norme sui minori stranieri non accompagnati.

Il primo provvedimento ora sbarca a Montecitorio per il sì definitivo alla conversione, che deve arrivare entro il 18 aprile prossimo. Il secondo invece si avvia, tra la soddisfazione del premier Gentiloni che parla di "scelta di civiltà per la tutela e l'integrazione dei più deboli" alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale come legge dello Stato. Plauso da parte delle Ong, in primis dell'Unicef che considera l'approvazione di una normativa ad hoc per i bimbi stranieri come "importante passo avanti per i bambini migranti e rifugiati che sono fuggiti da situazioni invivibili e arrivati in Italia pieni di speranza per un futuro". Posizione condivisa da Save the Children, per la quale "l'Italia può dirsi orgogliosa di essere il primo paese in Europa a dotarsi di un sistema organico che considera i bambini prima di tutto bambini, a prescindere dal loro status di migranti o rifugiati".

LE NOVITA'

Il decreto Minniti

Tante le novità contenute nei 23 articoli che compongono il decreto Minniti (dl n. 13/2017) recante "disposizioni urgenti per l'accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale e il contrasto dell'immigrazione illegale" (qui sotto allegato). Innanzitutto, l'istituzione di 26 sezioni specializzate nei tribunali (in luogo delle 14 previste inizialmente) in materia di immigrazione, con il compito di occuparsi delle procedure per le richieste dello status di rifugiato accorciandone i tempi.

Previste anche misure per accelerare le procedure per le richieste d'asilo, con decisione finale (contro i dinieghi) affidata al collegio e non più monocratica (a differenza della trattazione che rimane tale) e possibilità per il richiedente di essere ascoltato dal giudice.

Stanziate anche nuove risorse (2,5 milioni di euro per quest'anno e 5 dall'anno prossimo) per l'invio di forze armate presso ambasciate e uffici consolar dove originano e transitano i flussi dei migranti.

La nuova legge sui minori non accompagnati

La nuove legge sui minori stranieri non accompagnati (qui sotto allegata), mira a fornire maggiori tutele ai ragazzi che arrivano senza famiglia in Italia, scappando dal loro paese, prevedendo che gli stessi non potranno essere respinti e avranno i medesimi diritti dei loro coetanei europei. Secondo i dati, solo nel 2016 sono arrivati sui barconi oltre 25mila bambini e adolescenti non accompagnati, più del doppio rispetto all'anno precedente.

Per loro, la normativa esistente prevedeva che i servizi sociali del comune di approdo li prendessero in carico accompagnandoli nelle strutture di prima accoglienza, ma purtroppo, come evidenziato dal monitoraggio effettuato dal Garante in Sicilia, l'approccio emergenziale e la mancanza di organizzazione finiva per lasciare i piccoli in stato di abbandono.

Da qui, l'irreperibilità di oltre 6mila minori per le istituzioni, letteralmente scomparsi nel nulla, finiti, probabilmente nel giro di sfruttamento della prostituzione, della tratta o di altre organizzazioni criminali.

Con la nuova legge, invece vengono fissate per la prima volta le modalità e le procedure per accertare l'età e identificare i minori, uniformemente a livello nazionale. Viene assicurata loro maggiore assistenza, con la presenza di mediatori culturali nel corso di tutta la procedura e previsto che all'interno delle strutture di prima accoglienza i minori non possano risiedere per più di 30 giorni. La legge promuove, inoltre, lo sviluppo dell'affido familiare come via prioritaria di accoglienza rispetto alle strutture.

Viene attivata, altresì, una banca dati nazionale dove confluirà la "cartella sociale" del minore e avviate le indagini familiari da parte delle autorità competenti. Il minore, inoltre, potrà chiedere direttamente il permesso di soggiorno anche in assenza della nomina di un tutore, avrà la possibilità di iscriversi al Servizio sanitario nazionale (sempre prima della nomina del tutore) e maggiori garanzie di poter fruire del diritto allo studio.

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