Istituiti dalla riforma forense gli sportelli gratuiti per orientare e informare i cittadini ad oggi sono attivi solo in alcuni fori

di Valeria Zeppilli - La riforma forense del 2012 ha introdotto nel nostro ordinamento il cd. sportello del cittadino, ovverosia un servizio gratuito volto ad informare i cittadini e ad orientarli tra i meandri della giustizia, introdotto con il fine di deflazionare il contenzioso ed incentivare il ricorso a sistemi alternativi di risoluzione delle controversie.

Il regolamento attuativo

Affinché lo sportello del cittadino divenisse, almeno formalmente, realtà si è dovuto attendere il regolamento attuativo del CNF, regolamento che è entrato in vigore il 4 maggio 2013, ovverosia ormai quasi quattro anni fa, con termine per i vari consigli dell'ordine forense di istituire il servizio al massimo entro il 30 novembre 2013. Ad oggi, tuttavia, non sono molti gli ordini che si sono adeguati, con la conseguenza che lo sportello del cittadino è rimasto in diverse zone lettera morta.

Oggetto del servizio

Il servizio, in teoria, dovrebbe offrire a chiunque ne faccia richiesta e a titolo gratuito una serie di informazioni, ovverosia:

  • quali sono le formalità necessarie per il conferimento dell'incarico, compresi tutti diritti e gli obblighi che ne conseguono;
  • la possibilità di tentare una conciliazione per il tramite del Consiglio dell'Ordine nel caso in cui non si riesca a raggiungere un accordo con il proprio avvocato in ordine al compenso;
  • quali sono i diversi strumenti di tutela che l'ordinamento mette a disposizione dei cittadini, l'indicazione dei tempi che potenzialmente essi richiedono per la risoluzione delle controversie, i costi che comportano;
  • quali sono i sistemi alternativi per la risoluzione delle controversie e quali vantaggi comportano in termini di costi e di tempi;
  • quando e come è possibile beneficiare della difesa d'ufficio e del patrocinio a spese dello Stato.

In ogni caso, gli sportelli per il cittadino non possono mai svolgere consulenza legale né dare informazioni sui giudizi pendenti.

Chi cura lo sportello

La cura dello sportello è affidata agli avvocati iscritti in un apposito elenco tenuto e aggiornato dal consiglio dell'ordine di appartenenza.

È condizione imprescindibile, per potersi occupare del servizio, essere in regola con tutti gli adempimenti formativi, disciplinari e amministrativi. Sono inoltre stabilite delle incompatibilità al fine di evitare l'accaparramento di clientela.

Diffusione dello sportello del cittadino

Sebbene, come accennato, lo sportello del cittadino non abbia ancora un'applicazione diffusa in tutti i fori italiani, non mancano zone in cui esso è attivo e funzionante.

Tra i consigli dell'ordine che lo hanno introdotto ci sono, ad esempio, quello di Bologna (che lo ha istituito in collaborazione con l'amministrazione comunale nell'ambito del cd. "patto per la giustizia"), quello di Milano (che per primo in Italia ha introdotto il servizio, rendendolo accessibile addirittura tutte le mattine dal lunedì al venerdì) e quello di Arezzo (che lo ha istituito dopo che il Comune e l'ordine degli avvocati hanno sottoscritto un'apposita convenzione nell'ambito del più grande progetto 'Arezzo città sicura e coesa').

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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