Un emendamento al ddl concorrenza propone la cristallizzazione delle materie in cui è prevista l'obbligatorietà del tentativo

di Valeria Zeppilli - Il tentativo di mediazione dovrebbe presto andare a regime, in vista della scadenza della durata fissata per il periodo di obbligatorietà prevista per settembre 2017.

Un emendamento al testo del ddl concorrenza qui sotto allegato, che dovrebbe andare in discussione in aula in questi giorni, prende infatti spunto dagli esiti positivi dell'applicazione della mediazione sul piano della riduzione del contenzioso sia presso i tribunali che presso le corti d'appello, per tirare positivamente le somme della sperimentazione dell'istituto nei quattro anni in cui si è estesa a seguito dell'emanazione del decreto legge numero 69/2013. A proporlo è stato il Governo, per il tramite del Ministero dello Sviluppo Economico.

L'emendamento, peraltro, si fonda non su osservazioni teoriche ma su dati concreti, rappresentati dalla riduzione delle cause del 9,5% dal 2014 al 2015 e dalla percentuale dei tentativi obbligatori di mediazione rispetto al totale dei procedimenti di mediazione che, sempre nel 2015, è stata pari all'81,6%. Infine, si pone in evidenza il fatto che il 43,2% delle liti che hanno superato il primo incontro di mediazione si sono concluse con un'intesa.

Sarà quindi l'esito della discussione del ddl concorrenza che segnerà, per ora, le sorti dell'articolo 5, comma 1-bis, del decreto legislativo numero 28/2010 e che potrebbe rendere definitiva l'obbligatorietà del tentativo di mediazione nelle materie ivi previste, ponendo le basi per aggiungerne di nuove.

Emendamento ddl concorrenza
Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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