Seguono consulenti e ingegneri. I risultati di uno studio inglese

di Marina Crisafi - Qual è la professione più noiosa? In assoluto, quella dell'avvocato, seguita a ruota da quella del notaio e, in genere, da tutto ciò che ha a che fare con il diritto. Non solo. L'Italia è anche il secondo paese al mondo in cui ci si annoia di più sul lavoro, subito dopo gli Emirati Arabi. Sono i risultati dell'ultimo studio condotto dalla società di consulenza londinese Emolument, su oltre 1.300 professionisti operanti nei più disparati settori.

E se l'81% di avvocati e notai è annoiato dalla propria professione, non sono da meno i project manager (78%) e coloro che svolgono mansioni di supporto (71%).

Assediati dal demone della noia anche consulenti, bancari (67%) e ingegneri e, a sorpresa, persino chi si occupa di marketing e comunicazione (60%).

A quanto pare, inoltre, evidenzia l'indagine, non conta la posizione gerarchica raggiunta.

Il tedio colpisce tutti, dai dipendenti (anche neoassunti) sino ai funzionari e ai manager di più alto livello. La percentuale infatti si assesta per tutti i ruoli tra il 64% e il 66%.

Un po' più "felici" di lavorare invece sono coloro che si occupano di educazione (50%) e dell'ambito ricerca e sviluppo (49%).


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