L'istituto ha comunicato che la sanatoria prevista dal decreto fiscale si applica anche alle cartelle della Cassa per i ruoli 2000/2016

di Marina Crisafi - Anche i debiti con la Cassa Forense potranno essere rottamati. A comunicarlo è lo stesso istituto di previdenza con una nota, prendendo atto della mancata esclusione dall'elenco degli enti non soggetti alla normativa prevista dal decreto fiscale collegato alla legge di bilancio (d.l. n. 193/2016).

Sicchè, gli avvocati potranno aderire alla rottamazione delle cartelle relativamente alle somme iscritte dalla Cassa nei ruoli relativi al periodo 2000/2016, seguendo la medesima procedura ed entro i termini previsti per tutti gli altri soggetti.

Ciò significa che chi vorrà "scontare" i debiti con l'istituto previdenziale dovrà presentare direttamente ad Equitalia apposita domanda di adesione alla definizione agevolata entro il 31 marzo 2017, usando il modello "DA1", ed indicando altresì la modalità di pagamento prescelta (integrale o dilazionato) e la rinuncia agli eventuali giudizi pendenti.

La procedura comporta, si ricorda, una sostanziale decurtazione delle somme dovute, essendo eliminato il pagamento delle sanzioni, degli interessi di mora e delle somme aggiuntive legate ai contributi previdenziali.

Sono dovuti, invece, gli importi a titolo di capitale e interessi, aggio e rimborso delle spese per le procedure esecutive, nonché per la notifica delle cartelle di pagamento.

Successivamente alle adesioni, sarà Equitalia a comunicare ai contribuenti, entro il prossimo 31 maggio, gli importi complessivamente dovuti ovvero, per i pagamenti dilazionati, gli importi delle singole rate e la relativa scadenza.

Le modalità di pagamento prevedono, in ogni caso, che le somme siano integralmente versate entro luglio 2017 oppure in massimo 5 rate del medesimo ammontare, di cui tre entro il 2017 e due nel 2018.

Per approfondimenti, vai alla guida completa sulla rottamazione delle cartelle


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