L'esenzione dal pagamento delle imposte sugli immobili

Avv. Isabella Vulcano - E' possibile godere dell'esenzione dal pagamento delle imposte sugli immobili nel caso in cui questi sono disabitati?

In primo luogo è bene fare un po' di chiarezza sulle imposte esistenti.

La Iuc, cioè l'imposta unica comunale ricomprende le tre imposte sugli immobili ovvero: Imu, Tasi e Tari.

L'IMU ha sostituito la vecchia ICI, cioè l'imposta comunale sugli immobili;la Tasi è la tassa sui servizi indivisibili, come l'illuminazione stradale mentre la Tari è la tassa sui rifiuti, che ha sostituito le vecchie Tarsu, Tares e Tia.

Per l'anno 2016 sia l' IMU che la Tasi sulla prima casa sono state abolite, eccetto che per le abitazioni di lusso e per le seconde case. Ci si chiede se è possibile avere l'esenzione dal pagamento, per esempio, della TARI in ipotesi di casa disabitata.

Tari: come funziona

In primo luogo occorre comprendere da quali elementi è composta la TARI, ossia la tassa sui rifiuti.

Essa consta di una componente fissa data dal costo del servizio erogato che viene determinato dalla superficie dell'abitazione ed un costo variabile, dato dalla quantità effettiva di rifiuti prodotti da colui o coloro che abitano l'immobile.

A volte risulta complicato verificare quanta spazzatura viene effettivamente prodotta in un dato immobile in quanto vi sono parametri che possono apportare delle variazioni ad esempio: occupare l'immobile in modo saltuario,effettuare il riciclo in proprio di materiali, il compostaggio degli scarti organici, l'indisponibilità dei locali a causa di una ristrutturazione, ecc.

Le ipotesi di riduzione o esenzione per le case disabitate

Vi sono altre ipotesi in cui la legge prevede una riduzione o esenzione dal pagamento dell'imposta relativamente alle seconde case disabitate. Vediamo quali sono:

1. Immobile inutilizzabile: qualora un immobile non sia utilizzabile perché, ad esempio fatiscente o non sfruttabile in alcun modo, vi è esenzione totale dal pagamento della TARI.

La totale inutilizzabilità dovrà essere provata effettivamente dimostrando che nel locale non vi sia alcun allaccio di rete elettrica, idrica o fognaria. Qualora, invece, il locale sia munito dei vari allacci e non è abitato pur non essendo inabitabile, sarà soggetto al pagamento della TARI.

2. Cantine e garage: di regola non è dovuta la TARI in quanto questi locali non producono spazzatura; lo stesso vale per le cantine, balconi e terrazze, sottotetti

3. Seconda casa in ristrutturazione

Il regolamento comunale può prevedere l'esenzione dalla TARI per gli immobili in ristrutturazione per il periodo nel quale si trovano in tale stato; se l'immobile è interamente in ristrutturazione, l'esenzione opera per almeno due mesi.

I casi di riduzione delle imposte

Oltre alle ipotesi di esenzione appena descritte è possibile fruire di riduzioni sulla TARI e/o agevolazioni.

Ecco alcuni casi:

· Immobili abitati da una sola persona;

· Case per vacanze: restano disabitate per la maggior parte dell'anno e soggette ad uso discontinuo;

· Immobili occupati da soggetti che per almeno sei mesi all'anno risiedono all'estero;

· Fabbricati rurali;

· Contribuenti che effettuano lo smaltimento dei rifiuti in proprio tramite compostaggio o che abbiano realizzato interventi per produrre meno rifiuti: tale ultima ipotesi dovrà essere verificata dal Comune.

Come richiedere le agevolazioni o l'esenzione

Per poter richiedere l'esenzione dal pagamento o la riduzione occorre rivolgersi al proprio Comune di residenza o compilare l'apposito modulo predisposto all'interno del sito web dell'amministrazione comunale.

Isabella Vulcano
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