Ecco come cambieranno dalla prossima sessione le prove per l'accesso alla professione forense

Esame da Avvocato: guida pratica

di Valeria Zeppilli - Quella che ha preso appena il via con le prove scritte tenutesi gli scorsi 13, 14 e 15 dicembre è l'ultima sessione nella quale l'esame per l'accesso alla professione forense si è presentata con le modalità "classiche".

Dal prossimo anno, infatti, gli aspiranti avvocati dovranno seguire un iter modificato per poter coronare il loro sogno di divenire professionisti del foro.

Vediamo quindi quale percorso dovranno affrontare i neo-laureati di oggi per poter accedere alla professione.

Tirocinio

Il primo passo da compiere è quello di avviare e portare a compimento la pratica forense, la cui durata, già da qualche anno, è stata ridotta da due anni a diciotto mesi.

Se la regola generale vuole che esso sia svolto presso uno studio legale, la legge prevede anche delle modalità alternative valide come tirocinio per l'accesso all'esame da avvocato, primo tra tutti l'affiancamento a un magistrato in Tribunale.

Si segnala, inoltre, che gli aspiranti avvocati hanno la possibilità di svolgere sei mesi di pratica in un altro paese UE, oltre che quella di anticipare un semestre di tirocinio durante l'ultimo anno di corso di studi universitari.

Infine, è oggi possibile svolgere, parallelamente alla pratica, anche un'attività lavorativa che non ne ostacoli il proficuo compimento. In generale, il tirocinio forense va sempre affrontato con assiduità, diligenza e riservatezza e rispettando le norme di deontologia professionale.

Leggi anche: "Pratica forense: le nuove regole dopo il decreto 70/2016".

Iscrizione all'esame

Una volta ottenuto il certificato di compiuta pratica dal consiglio dell'ordine competente, è possibile iscriversi alla sessione annuale dell'esame di avvocato, che consiste nello svolgimento di tre prove scritte e in una prova orale. Il bando viene pubblicato annualmente sulla Gazzetta Ufficiale tra fine estate e inizio autunno.

Le domande di iscrizione vanno quindi presentate, nei termini fissati, in maniera esclusivamente telematica accedendo al sito internet del Ministero della Giustizia e seguendo l'iter predisposto sotto la voce "Strumenti/Concorsi, esami, assunzioni".

Le prove scritte dal 2017

Le prove scritte si svolgono solitamente nel mese di dicembre, su tre giornate consecutive (in genere martedì, mercoledì e giovedì): una dedicata alla redazione di un parere in materia di diritto civile sulla base di una traccia da scegliere tra le due estratte, un'altra dedicata alla redazione di un parere in materia di diritto penale sulla base di una traccia da scegliere tra le due estratte e un'ultima dedicata alla redazione, a scelta, di un atto di diritto civile, di diritto penale o di diritto amministrativo.

La durata di ciascuna prova, dal 2017, è fissata in sei ore.

Sempre a partire dalla prossima sessione, poi, a differenza di quanto avvenuto sino a dicembre 2016 chi sosterrà l'esame di avvocato non potrà avvalersi dei codici commentati con la giurisprudenza, ma solo di quelli contenenti i testi degli articoli (Puoi trovare i codici non commentati anche in formato PDF in queste pagine: Codice Civile | Codice Penale | Codice di procedura civile | Codice di Procedura Penale).

Le tracce saranno trasmesse alle singole Commissioni di esame in un arco temporale che va da massimo 120 minuti a minimo 60 minuti precedenti l'ora di inizio di ciascuna prova, via posta elettronica certificata e attraverso un sistema di crittografia che le proteggerà e permetterà di decriptarle solo al momento di inizio dell'esame.

I risultati dello scritto sono resi noti tra fine maggio e fine giugno.

La prova orale dal 2017

Venendo alla prova orale, la sessione ha inizio generalmente a fine agosto, con un preappello fissato nel mese di luglio.

Durante il colloquio il candidato, a partire dalla sessione che prenderà il via da fine 2017, dovrà dimostrare la conoscenza delle seguenti materie: ordinamento e deontologia forensi, diritto civile, diritto penale, diritto processuale civile, diritto processuale penale.

A queste si aggiungeranno altre due materie a scelta tra diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto del lavoro, diritto commerciale, diritto comunitario, diritto internazionale privato, diritto tributario, diritto ecclesiastico, ordinamento giudiziario e penitenziario. La scelta va effettuata al momento dell'iscrizione all'esame.

La prova, poi, non sarà più condotta dalla commissione ponendo delle domande libere, ma i quesiti da rivolgere ai potenziali avvocati saranno estratte dal maxi database che verrà istituito presso il Ministero della giustizia.

Il colloquio, pubblico, potrà durare da minimo 45 minuti a massimo 60 minuti.

Valeria Zeppilli

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