La Corte ha depositato oggi la sentenza pronunciata a novembre sull'incostituzionalità dell'attribuzione del cognome paterno ai figli

di Marina Crisafi - Via libera dalla Corte Costituzionale al cognome materno. La Consulta ha depositato oggi, infatti, la sentenza n. 286/2016 (qui sotto allegata) annunciata il mese scorso (leggi: "Consulta via libera al cognome della madre") che dichiara l'illegittimità dell'automatica attribuzione ai figli del cognome paterno.

In particolare, il giudice delle leggi accogliendo la q.lc. sollevata dalla Corte d'Appello di Genova (relativa al cognome del figlio di una coppia italo-brasiliana) ha dichiarato "l'illegittimità costituzionale della norma desumibile dagli artt. 237, 262 e 299 c.c., 72, comma 1, R.D. n. 1238/1939; e 33 e 34 d.P.R n. 396/2000 nella parte in cui non consente ai coniugi, di comune accordo, di trasmettere ai figli, al momento della nascita, anche il cognome materno".

Conseguenzialmente è incostituzionale, ai sensi dell'art. 27 della legge n. 87 del 1953, l'art. 299, terzo comma, cod. civ., "nella parte in cui non consente ai coniugi, in caso di adozione compiuta da entrambi, di attribuire, di comune accordo, anche il cognome materno al momento dell'adozione".

La decisione, com'è chiaro, segna una svolta su una materia che vede la prima proposta parlamentare di dare ai figli il cognome materno risalire a circa 40 anni fa.

La Corte stessa era già intervenuta due volte (nel 1998 e nel 2006), definendo l'attribuzione automatica del cognome paterno il "retaggio di una concezione patriarcale della famiglia" ormai superato, rimettendosi all'intervento del legislatore.

In Parlamento, intanto giace il disegno di legge di riforma che prevede la possibilità di scegliere tra i cognomi dei genitori o di attribuire il doppio cognome, oggi fermo al palo dopo il sì della Camera nel settembre del 2014.

Corte Costituzionale, sentenza n. 286/2016

Foto: 123rf.com
Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: