I decreti attuativi sono pronti per il via libera e la causa di non punibilità è estesa a patto che vi sia coabitazione

di Valeria Zeppilli - Dopo aver atteso a lungo, la legge Cirinnà è pronta per divenire completamente operativa.

I decreti legislativi attuativi, infatti, stanno per ricevere il via libera definitivo del Governo e l'adeguamento dell'ordinamento dello stato civile, delle norme di diritto internazionale privato e dei precetti penali sarà presto effettivo.

Estensione della causa di non punibilità

Tra le novità più interessanti vi è di certo l'estensione anche al membro di un unione civile della causa di non punibilità in caso di commissione di reato patrimoniale.

In altre parole: non è punibile chi ruba al partner al quale è unito da un'unione civile. Con una differenza rispetto ai coniugi uniti in matrimonio: per godere del "beneficio" è necessaria la coabitazione. E già si parla di discriminazione.

L'equiparazione della parte dell'unione al prossimo congiunto, però, non si limita a questo aspetto. Essa, infatti, si ha in tutti i casi in cui tale condizione sia un elemento costitutivo o aggravante di un reato o nei casi in cui sia riferibile ai motivi di astensione del giudice e ai diritti della persona offesa.

Altre novità in arrivo

Le altre novità in arrivo, che completeranno la rivoluzione introdotta dalla legge Cirinnà riguardano, poi, le regole su formalità, iscrizioni e annotazioni, che le unioni civili mutueranno interamente da quelle dettate per il matrimonio.

Si segnalano, infine, la specificazione delle modalità di richiesta e di costituzione del vincolo in parola e la possibilità di applicare la nuova disciplina italiana anche alle coppie omosessuali che abbiano contratto un matrimonio, un'unione civile o un altro atto analogo all'estero

Leggi anche: "Unioni civili: reato (anche) per il partner che non paga il mantenimento"

Valeria Zeppilli

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