Ecco cosa cambia con la riforma introdotta dal recente decreto fiscale

di Lucia Izzo - Torna ad essere consentito il modello F24 cartaceo per pagare tasse e imposte: i contribuenti persone fisiche, privi di partita IVA, potranno avvalersene per pagamenti di qualunque importo, anche oltre mille e tremila euro, senza alcuna compensazione, direttamente agli sportelli bancari, postali o di Equitalia.


Il via libera giunge dal decreto fiscale (D.L. 22 ottobre 2016 n. 193, articolo 7-quater, comma 31) che ha soppresso dal 4 dicembre il divieto, introdotto nel 2014, di utilizzare l'F24 telematico per i pagamenti superiori a 1.000 euro da parte delle persone fisiche senza partita Iva (per approfondimenti: Il decreto fiscale è legge: sì del Senato). Per il contribuente, invece, titolare di partita Iva, è sempre obbligatorio l'F24 telematico anche per importi inferiori a 1.000 euro senza compensazioni.

La precedente disciplina

Con le regola applicabili ai sensi dell'art.11, comma 2, lettera c), decreto legge

24 aprile 2014, n. 66, per il pagamento di imposte e contributi allo sportello bancario, postale o di Equitalia (a seconda dei casi, con contanti, con assegni, con vaglia, con bancomat, con postamat e/o con addebito nel proprio conto corrente) il contribuente, privo di partita IVA, avrebbe potuto utilizzare il modulo F24 ordinario o semplificato per gli importi fino a 1.000 euro senza alcuna compensazione, mentre per le cifre di importo superiore potevano essere utilizzati solo gli F24 precompilati e inviati dai Comuni. 


Se si desiderava utilizzare il modello F24 ordinario o quello semplificato per importi oltre 1.000 euro, invece, era necessario utilizzare le modalità telematiche di invio, tramite il sito delle Entrate (F24 web, F24 on-line e F24 cumulativo) o i servizi di home o remote banking di banche o poste.

Le nuove disposizioni

Mentre nulla cambia per i contribuenti titolari di partita IVA che devono usare il modello F24 telematico per tutti i pagamenti, le persone fisiche senza partita IVA, se non vi sono compensazioni, potranno ora pagare F24 di qualunque importo (anche oltre il limite antiriciclaggio di tremila euro) utilizzando i modelli cartacei presso gli sportelli bancari, postali o di Equitalia, utilizzando anche il contante, gli assegni, i vaglia, il bancomat e/o il postamat. 


I contribuenti non titolari di partita Iva, che non sono obbligati al pagamento in via telematica, devono presentare il modello F24 presso qualsiasi sportello degli agenti della riscossione (Equitalia), oppure una banca oppure un ufficio postale.


Il versamento può essere effettuato in contanti oppure presso le banche con assegni bancari e circolari; presso gli agenti della riscossione con assegni bancari e circolari e/o vaglia cambiari; presso gli sportelli bancari e degli agenti della riscossione dotati di terminali elettronici idonei tramite carta Pagobancomat; presso gli uffici postali con assegni postali, assegni bancari su piazza, assegni circolari, vaglia postali, o carta Postamat.


Foto: 123rf.com
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