Una "semplice" app di messaggistica si può trasformare in uno strumento professionale per gli avvocati e non solo, che possono usare WhatsApp web e sincronizzare i messaggi dal telefono al pc

di Valeria Zeppilli - Che WhatsApp sia uno straordinario mezzo di comunicazione è cosa fuori di dubbio, ma non tutti sanno che questa app può essere utilizzata anche come importante strumento di lavoro.

Dagli avvocati che la usano per condividere bozze di atti e lettere con i propri clienti, ai medici che inviano tramite WhatsApp referti e immagini ai pazienti, agli architetti o agli ingegneri che possono condividere con essa immagini e progetti, la diffusione in ambito lavorativo della principale app di messaggistica sta diventando sempre più ampia.

WhatsApp gratis per PC

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Una spinta in più alla tendenza a trasformare WhatsApp in uno strumento di lavoro è arrivata con l'introduzione di WhatsApp Web, che è la versione per computer dell'applicazione.

Si tratta, in sostanza, della possibilità di scaricare l'app, con tutte le proprie funzionalità, sul proprio PC e, quindi, di evitare la fatica di scrivere con il telefonino o di dover prima trasferire sullo smartphone i documenti o le immagini da condividere con i clienti. L'app, peraltro, resta associata al numero di telefono e, di conseguenza, tutti i file e i messaggi inviati o ricevuti da uno dei dispositivi sono automaticamente sincronizzati anche sull'altro.

Come funziona WhatsApp Web

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Ma, nel dettaglio, come funziona WhatsApp Web?

Basta collegarsi con il proprio pc a web.whatsapp.com e mantenere acceso il cellulare. La prima volta sarà necessario aprire WhatsApp sul dispositivo mobile e selezionare dal menù la voce WhatsApp Web. A questo punto si dovrebbe attivare un sistema di scansione sul cellulare che richiede di puntare quest'ultimo sul QR code che appare sullo schermo.

Una volta che i due dispositivi si sono collegati, anche sul nostro PC possiamo vedere e utilizzare i messaggi e i file inviati e ricevuti con l'applicazione.

WhatsApp web per gli avvocati

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Indubbiamente, una delle categorie di professionisti che può trarre maggiori vantaggi dall'app è quella degli avvocati, che possono fare ricorso a WhatsApp anche per recuperare il tempo perso quotidianamente per via delle interminabili attese in udienza, che sono diventate un vero e proprio incubo per l'avvocatura.

Ma in che modo WhatsApp ci può aiutare? Sicuramente se ne possono sfruttare alcune caratteristiche che appaiono particolarmente interessanti.

L'app utilizza, ad esempio, uno strumento di riconoscimento vocale molto ben congegnato che può trasformare in testo tutto quello che dettiamo, compresa la punteggiatura. Mentre si è in Tribunale, quindi, si possono dettare appunti, lettere o scritti difensivi e WhatsApp trasformerà il tutto in testo. A questo punto, inviando il messaggio a un altro nostro dispositivo (o a quello di un collega di studio o di un familiare), il lavoro si renderà disponibile non solo sul cellulare ma anche sul PC ove è installato WhatsApp Web.

Download e uso di WhatsApp web: limiti

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Talvolta, tuttavia, il download e l'utilizzo di WhatsApp Web possono incontrare dei problemi tecnici.

Innanzitutto, se l'applicazione non funziona sul cellulare non funzionerà neanche sul pc: i due dispositivi, infatti, devono essere necessariamente collegati. In altre parole, non è possibile avere WhatsApp solo sul computer e non sullo smartphone.

Altri problemi si riscontrano se sul PC non si ha a disposizione una connessione Internet che supporti l'accesso al sito. La connessione, in ogni caso, non deve necessariamente essere quella utilizzata per il telefono (ad esempio quest'ultimo può tranquillamente navigare sul web con la connessione dati fornita dal proprio gestore di telefonia, mentre il PC può farlo utilizzando il wi-fi).

Infine, chi utilizza un computer aziendale potrebbe non riuscire a utilizzare WhatsApp Web per via delle restrizioni imposte dal datore di lavoro. In tal caso, spiegando le ragioni per le quali si intende far ricorso all'applicazione, si potrebbe tentare di chiedere all'ufficio dedicato di sbloccare il sito e concedere di utilizzare l'app.


Leggi anche: "Mobile: le app musthave per avvocati 2.0"

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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