L'Agenzia delle entrate - riscossione, che la sostituirà, avrà poteri potenziati e per gli evasori sarà dura farla franca

di Valeria Zeppilli - Con il decreto fiscale n. 193/2016 è stata sancita la definitiva chiusura, a partire dal 1° luglio 2017, di Equitalia.

A tal proposito occorre precisare che questa novità è solo una novità e non una bella novità come molti contribuenti potrebbero sperare. Del resto, sarebbe stato impensabile immaginare l'abolizione della riscossione coattiva delle somme dovute per il sostentamento del sistema fiscale nazionale.

L'attività di Equitalia, quindi, rimarrà, ma per il tramite di un nuovo soggetto: la stessa Agenzia delle entrate, tramite il nuovo ente Agenzia delle entrate - riscossione.

L'Agenzia delle entrate - riscossione

L'Agenzia delle entrate - riscossione, disciplinata dal decreto fiscale, è un ente pubblico economico, sottoposto ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Ministro dell'economia e delle finanze e dotato di autonomia organizzativa, patrimoniale, contabile e gestionale.

I suoi organi sono rappresentati dal direttore dell'Agenzia delle entrate quale presidente, dal collegio dei revisori dei conti e da un comitato di gestione composto dal presidente e da due dirigenti dell'Agenzia delle entrate nominati dalla stessa e ai quali non spettano compensi, indennità o rimborsi spese.

Il nuovo ente subentrerà in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi di Equitalia, anche in quelli processuali, e ne erediterà i poteri e gli obblighi ispirandosi ai principi di trasparenza e pubblicità garantiti dal monitoraggio costante da parte dell'Agenzia delle entrate.

L'attività dell'Agenzia delle entrate - riscossione sarà orientata anche al rispetto dei principi di legalità e imparzialità e condotta con efficienza gestionale, economicità dell'attività ed efficacia dell'azione. All'ente sarà poi possibile far ricorso ad anticipazioni di cassa.

Le funzioni e le competenze degli organi, le entrate e i criteri per la determinazione dei corrispettivi dei servizi prestati a soggetti pubblici o privati, saranno fissati dallo statuto da approvare con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze.

Per il resto si applicano le disposizioni del codice civile e delle altre leggi relative alle persone giuridiche private.

Previsioni annuali

Il decreto fiscale prevede poi che ogni anno il direttore dell'Agenzia delle entrate, quale presidente del nuovo ente, stipulerà con il Ministro dell'economia e delle finanze un atto mediante il quale saranno individuati i servizi dovuti, le strategie e le priorità per la riscossione dei crediti tributari, le risorse disponibili, gli obiettivi quantitativi da raggiungere e gli indicatori e le modalità di verifica del loro conseguimento.

Saranno individuate annualmente anche le modalità di vigilanza dell'Agenzia sull'operato dell'ente, le modalità organizzative flessibili di gestione della funzione della riscossione e la tipologia di comunicazioni e informazioni preventive tese ad evitare aggravi moratori per i contribuenti e a migliorare il loro rapporto con l'amministrazione fiscale.

Poteri potenziati

A ben guardare, l'attività dell'Agenzia delle entrate - riscossione sarà sostenuta da poteri di accertamento e di riscossione ancora più forti di quelli che attualmente ha Equitalia: basta considerare già solo il fatto che la diretta disponibilità dell'anagrafe tributaria permetterà un acceleramento del recupero delle somme in parte ostacolato dalle tempistiche dell'attuale esternalizzazione, oltre che una maggiore efficienza.

Di potenziamento della riscossione, peraltro, parla anche lo stesso decreto fiscale, nel momento in cui riconosce espressamente all'Agenzia delle entrate il potere di utilizzare ai fini della riscossione le banche dati e tutte le altre informazioni alle quali è autorizzata ad accedere nell'espletamento dei suoi compiti attuali (come ad esempio quelle relative ai rapporti di lavoro e di impiego messe a disposizione dall'Inps).

Passaggio di consegne

Come detto, l'Agenzia delle entrate-Riscossione subentrerà in tutti i rapporti di Equitalia.

Con riferimento a quelli processuali, per le cause in corso e quelle future le sarà garantito il patrocinio dell'Avvocatura dello Stato, anche se davanti al tribunale e al giudice di pace potrà stare in giudizio per il tramite di propri dipendenti.

La presenza diretta dell'ente in giudizio sarà possibile anche dinanzi alle commissioni tributarie in alternativa alla rappresentanza per il tramite dell'ufficio del contenzioso della direzione regionale o compartimentale sovraordinata.

Nel passaggio di consegne, l'Agenzia delle entrate acquisterà le azioni di Equitalia detenute dall'Inps al loro valore nominale, con conseguente trasferimento dell'obbligo di versamento delle somme da corrispondere in conseguenza dell'attività svolta, in proporzione della partecipazione societaria detenuta alla data dell'acquisto.

Saranno invece cedute al Ministero dell'Economia e delle Finanze, a titolo gratuito, le azioni di Equitalia Giustizia oggi detenute da Equitalia.

Personale e organi

Tutto il personale di Equitalia assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato e in servizio alla data di entrata in vigore del decreto fiscale sarò riassorbito dal nuovo ente senza soluzione di continuità e con la medesima posizione giuridica ed economica. Sarà necessario, tuttavia, il superamento di apposita procedura di selezione e verifica delle competenze.

Il personale di Equitalia che invece proviene da altre amministrazioni pubbliche sarà ricollocato da queste ultime nei limiti dei posti vacanti. Per il resto potrà essere ricollocato, previa intesa, presso un'altra amministrazione.

Per quanto riguarda, poi, i componenti degli organi delle società soppresse, i compensi, le indennità e gli altri emolumenti saranno corrisposti solo fino alla data di soppressione, mentre per gli adempimenti successivi sarà eventualmente corrisposto solo il rimborso delle spese sostenute.

Enti locali

L'attività dell'Agenzia delle entrate - riscossione potrà essere svolta anche a favore degli enti locali e delle società ad esse partecipate, se i primi adotteranno un'apposita deliberazione entro il 1° giugno 2017.

In ogni caso, l'affidamento potrà essere deliberato ogni anno entro il 30 settembre.

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Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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