Le battaglie portate avanti dall'Ami al Congresso Nazionale a Roma

di Marina Crisafi - Abrogare la separazione e obbligo di fedeltà per tutti o per nessuno. Sono queste le "battaglie" principali portate avanti dall'Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani e discusse durante il Congresso nazionale "La conquista dei diritti civili: dalle unioni civili al Dopo di Noi. Profili giuridici e psicologici" che ha appena chiuso i battenti a Roma.

Due battaglie che si giocano sul fronte dell'evoluzione dell'ordinamento avvenuta con l'approvazione della legge Cirinnà sulle unioni civili. Una legge "molto importante che segna un traguardo fondamentale - e anche - più moderna di quella sul divorzio, non solo per una mera questione cronologica" ha affermato il presidente dei matrimonialisti, Gian Ettore Gassani.

Oggi, "l'istituto del matrimonio prevede prima la separazione e poi il divorzio: due processi, due mandati all'avvocato, due parcelle" ha proseguito l'avvocato, dunque, perché non prendere esempio dallo schema normativo della legge Cirinnà che prevede che per le unioni civili "nel caso di crisi coniugale, si vada direttamente al divorzio"?

"Noi dell'Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani da tempo stiamo lottando per abrogare la separazione: dato che nel 98% dei casi le coppie non cambiano idea, è una follia mantenere in vita un doppio processo quando ne basterebbe uno" ha rincarato Gassani.

Analoga la questione sull'obbligo di fedeltà, sul quale, insiste il presidente dell'Ami è necessario che "ci sia uniformità tra la disciplina normativa per gli omosessuali e quella per gli etero. Quindi o si introduce anche per le unioni civili o si abroga nel matrimonio". Altrimenti, conclude, "si tratta di una discriminazione culturale nei confronti delle coppie omosessuali inaccettabile".


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