Gli ordini di Taranto e Brindisi fanno da apripista stipulando una convenzione ad hoc in soccorso dei giovani professionisti

di Marina Crisafi - Il microcredito per aiutare gli avvocati in crisi diventa realtà. E a fare da apripista sono gli ordini di Taranto e Brindisi che hanno stipulato una convenzione con l'Ente nazionale per il microcredito per andare in soccorso, soprattutto, dei giovani professionisti con partita Iva che hanno difficoltà a svolgere la loro professione data l'impossibilità di offrire garanzie bancabili per accedere al credito.

Il progetto relativo al microcredito per i professionisti forensi, si ricorda, è partito lo scorso giugno con la firma dell'accordo tra l'osservatorio nazionale dei sistemi Adr e l'Ente nazionale per il microcredito, al fine di andare incontro alle problematiche economiche crescenti e al collasso del sistema giustizia, garantendo la possibilità di accedere a microfinanziamenti previa disponibilità dei legali a specializzarsi e operare attivamente nel campo delle Adr (leggi: "Avvocati in crisi? Arriva il microcredito").

Ora i due ordini pionieri in Italia, con la supervisione dell'Osservatorio nazionale sull'uso dei sistemi Adr, hanno sottoscritto un'apposita convenzione che contempla la possibilità di offrire finanziamenti con la garanzia dello Stato fino a 35mila euro ai giovani avvocati anche senza garanzie reali.

I finanziamenti possono essere usati per la formazione professionale, l'acquisto di beni materiali compresa l'automobile. Nel tasso di interesse, specifica l'accordo, è compreso altresì un percorso di formazione, tutoraggio e assistenza fiscale e tecnica.

La crisi generale ha colpito anche le professioni, hanno spiegato i presidenti dei due ordini pugliesi, Vincenzo di Maggio (Taranto) e Carlo Panzuti (Brindisi) e a farne le spese sono i giovani con accesso alla "professione sempre più difficile e reddito pro-capite in forte diminuzione".

Dati certificati anche da Cassa Forense che evidenziano non solo un aumento delle cancellazioni dagli albi professionali (e una contestuale diminuzione delle iscrizioni), ma anche guadagni sempre più bassi, che vanno in media da 29mila euro annui per gli avvocati tra i 40 e i 44 anni fino ad arrivare sotto i 10mila euro per gli under 30.

Ecco, quindi, che il microcredito può essere in grado, per il vicesegretario generale dell'Ente Nazionale, Giovanni Nicola Pes, di rimettere "in moto l'economia e generare occupazione - con - moltiplicatore di 2,43". Ciò significa - conclude Pes - che "per ogni professionista finanziato, lavorano in media, 2,43 persone".


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