Commento alla sentenza del Tar Lazio sez. 1 bis n. 1753 del 5 febbraio 2016

Avv. Francesco Pandolfi - E' fatto noto che partecipare nelle Forze Armate a concorsi per arruolamento riservati a specifiche categorie di interessati, più di qualche volta può comportare l'esclusione perché l'aspirante ha magari qualche imperfezione o infermità.

Prendiamo ad esempio un concorso per arruolamento per VFP4 riservato ad atleti, che poi è la questione di cui si è occupato a febbraio il Tar Lazio e che qui esaminiamo in un sintetico commento.


Il fatto


L'interessato ricorre contro il Ministero della Difesa e chiede l'annullamento del provvedimento con il quale è stato escluso, quale atleta, in forza delle disposizioni del bando di arruolamento.

Accade che il giovane viene escluso perché portatore di una data patologia, che però non è annoverata tra quelle che possono costituire causa di non idoneità al servizio militare.

Dal canto suo, la Commissione che valuta si appella alle altre "cause di imperfezione" per giustificare l'esclusione, agganciandosi ad una sorta di norma di chiusura dell'elenco delle patologie meritevoli di attenzione.


Cosa dice il tribunale


Il Tar è a favore del ricorrente.


In effetti, ciò che importa in questi casi non è tanto la specifica patologia in sé, quanto piuttosto i riflessi di questa patologia sullo specifico impiego del militare.

In altri termini, dire "palesemente non idoneo al servizio militare" non equivale ad utilizzare una frase fatta valida in tutti i casi e buona per tutte le situazioni, ma significa tener conto delle peculiarità e singolarità che il bando concretamente chiede.

Ecco quindi che la formula stereotipata sopra ricordata assume una valenza variabile in funzione non del ricorrente ma piuttosto del servizio da ricoprire.


La soluzione del Tar è quindi presto fornita: nel caso in esame, che vede interessato un atleta agonista nella disciplina dello snow board boarder-cross, i criteri di selezione psico fisici devono per forza essere ponderati in relazione al tipo di servizio richiesto al candidato.


Qui si tratta di avviare l'eventuale vincitore non all'attività classica istituzionale delle Forze Armate, ma di utilizzarlo nell'ambito sportivo, tutto qui.

In definitiva, il ricorso viene accolto, il provvedimento di esclusione annullato con obbligo dell'amministrazione di rideterminarsi secondo la motivazione espressa dai Magistrati.


In conclusione


I criteri di selezione in questi specifici concorsi vanno parametrati alla specifica attività che il militare sarà chiamato a svolgere nell'istituzione.


Cosa fare in questi casi


Ricorrere al Tar (come è accaduto nel caso in commento) se il provvedimento adottato dall'amministrazione si presenta abnorme e, in ogni caso, basato sull'erronea interpretazione dei criteri di esclusione dal concorso per l'arruolamento.



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Francesco Pandolfi
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Si occupa principalmente di Diritto Militare in ambito amministrativo, penale, civile e disciplinare ed и autore di numerose pubblicazioni in materia.
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