Per i "poliamorosi" c'è una soluzione legale in molti Paesi. Ma in Italia il poliamore può essere riconosciuto legalmente?

Cos'è il Poliamore

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Tradimenti cronici ed istituzionalizzati? No, meglio parlare di "poliamore", ossia "amare più persone nella piena consapevolezza di tutti". Una modalità relazionale dunque e, per un'altra corrente di pensiero, addirittura un orientamento relazionale.

Chi è il poliamoroso

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Ma chi è il poliamoroso? Ecco un identikit: si tratta di una persona che ha più relazioni contemporaneamente, eterosessuali o omosessuali. Esulano da questo contesto dunque infedeltà, tradimenti e amanti. Il fondamento del poliamore è il consenso consapevole di tutti gli individui coinvolti ossia totale onestà sulle altre relazioni che si intrattengono. Si parte dalla convinzione di poter amare più partner, quindi si possono avere molti amanti e intrattenere comunque relazioni emotive profonde e coinvolgenti.

La relazione poliamorosa ideale è egualitaria, aperta al dialogo e sincera. Più semplicemente per i poliamorosi l'esclusività non è un fattore necessario per instaurare legami affettivi anche profondi.

Per entrare in una nuova relazione non serve solo il consenso, ma anche il sostegno di tutti i partner. In primis, in una relazione poliamorosa, é necessario muoversi al passo del partner più lento.

Le regole delle relazioni "poli" vengono discusse tra le persone coinvolte e modificate quando si aggiungono altri partner.

Tante utili informazioni sono contenute nel libro "Polyamory: The New Loving Without Limits", scritto da Deborah Anapole.

Dov'è diffuso il Poliamore

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Il movimento è nato negli Stati Uniti, negli anni Settanta. Ad oggi i poliamorosi sarebbero più di 500mila.

Anche nel nostro Paese si susseguono, in molte città, "polimeriggi" e"poliaperitivi" in cui ci si incontra, anche per accogliere i curiosi, e sfatare i luoghi comuni che pensano al poliamore come ad un coacervo di orge e perversioni.

Dall'unico, piccolo e risalente sondaggio finora fatto in Italia, sembrerebbe esserci una prevalenza di persone fra i 25 e 34 anni, con un buon equilibrio fra i due generi principali e una buona rappresentanza di generi non binari, con orientamento eterosessuale nel 30% dei casi, tendenzialmente etero nel 27% dei casi, omosessuale o tendenzialmente omosessuale nell'8% dei casi e bi/pansessuale nel 35% dei casi.

Poliamore: dove è "legale"

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Sebbene sia più diffuso di quanto si immagini, sono pochi i luoghi che permettono espressamente il poliamore. Qualche esempio: l'Olanda, che consente le unioni civili tra più partner, o lo stato del Massachusetts, e precisamente Somerville City. A New York, invece, per la prima volta un giudice ha messo nero su bianco il fatto che le coppie poliamorose devono avere gli stessi diritti di quelle tradizionali.

In Italia, il poliamore ovviamente non è riconosciuto. Il concetto di più unioni cozzerebbe con la monogamia, uno dei principi fondamentali dell'ordinamento in materia matrimoniale. Il nostro codice penale, peraltro, punisce severamente la bigamia: ex art. 556 c.p. infatti, "chiunque, essendo legato da matrimonio avente effetti civili, ne contrae un altro, pur avente effetti civili, è punito con la reclusione da uno a cinque anni. Alla stessa pena soggiace chi, non essendo coniugato, contrae matrimonio con persona legata da matrimonio avente effetti civili".

E anche se i poliamorosi non combattono la monogamia, piuttosto rivendicano la libertà di scegliere per conto proprio, i tempi non sono ancora maturi per questo tipo di rivoluzione amorosa e la monogamia resterà probabilmente a lungo (quanto meno legalmente) la prima scelta per gli individui.


Foto: 123rf.com
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