Lo prevede la proposta di legge presentata oggi a Montecitorio dal Pd

di Marina Crisafi - "Allungare la copertura garantita dalla Naspi per i lavoratori stagionali, incrementando la prestazione fino a un massimo del 40%, e legandola alla 'ricorrenzialità' dell'attività stagionale". È questo l'obiettivo della proposta di legge del Pd presentata oggi, come afferma la prima firmataria, la deputata Patrizia Maestri, a Labitalia. La pdl, presentata a Montecitorio, insieme al presidente della commissione lavoro, Cesare Damiano e al capogruppo in commissione, Maria Luisa Gnecchi, punta a risolvere il problema dei lavoratori stagionali, creatosi con il Jobs Act (in particolare col decreto del 22 marzo 2015) che ha ridotto sensibilmente la copertura per gli stessi.

Anche se non può tornarsi alla situazione precedente, ha ribadito la Maestri, "quando con 6 mesi di lavoro, un addetto stagionale aveva diritto a 6 mesi di disoccupazione" il fine è quello di modificare alcune storture della riforma, tutelando, in primis, "i lavoratori del turismo e delle attività termali, e non solo i dipendenti diretti delle aziende, ma anche quelli con contratti in somministrazione e in appalto".

Nello specifico, la pdl, lascerebbe invariata la situazione attuale (prevista dal decreto) per tutti coloro che svolgono per il primo anno attività stagionale, prevedendo, invece, un incremento dal 10 al 40% della Naspi, a partire già dalla seconda stagione.

L'intervento, spiega la Maestri "deve essere strutturale", visto che per il 2015 è stata prorogata la vecchia normativa, ed essendo a stagione già iniziata, la speranza è "che ciò avvenga anche per il 2016".

Inoltre, nel testo, si chiede di intervenire sul codice Ateco che elenca le attività stagionali, effettuando un dovuto aggiornamento visto che è risalente al 1963.


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