I chiarimenti delle Entrate nella risoluzione pubblicata oggi sull'esenzione da registro, bollo e altre imposte indirette sui mutui garantiti

di Marina Crisafi - Esentasse i mutui concessi dalle banche alle giovani coppie e alle famiglie numerose o con disabili per l'acquisto della prima casa e per i lavori di ristrutturazione. A precisarlo è l'Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 61/E pubblicata oggi (qui sotto allegata), evidenziando come il regime fiscale di favore previsto dalla legge (art. 5, comma 24, d.l. n. 269/2003), per i contratti di finanziamento stipulati tra la Cassa depositi e prestiti e le banche intermediarie si estenda anche ai mutui stipulati tra queste ultime e i beneficiari finali.

Nello specifico, il decreto prevede una procedura di erogazione di finanziamenti tesa a favorire l'accesso al credito per l'acquisto o i lavori di ristrutturazione dell'abitazione principale, da parte dei soggetti meritevoli di tutela: come, appunto, le giovani coppie, le famiglie numerose o con disabili.

Per tale tipologia di finanziamenti, l'agevolazione consiste nell'esenzione del bollo, del registro e di ogni altra imposta indiretta.

Il regime di esenzione, hanno chiarito inoltre, le Entrate, si applica al complessivo rapporto di finanziamento e quindi sia relativamente al finanziamento principale, intercorrente tra la Cdp e la banca intermediaria, sia alla successiva erogazione delle somme ai mutuatari.

Agenzia Entrate, risoluzione 61/E del 25 luglio 2016

Foto: 123rf.com
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