La Corte Costituzionale manda al tappeto le agevolazioni previste dalle leggi regionali

di Marina Crisafi - Le auto storiche, con età compresa tra i 20 e i 29 anni, devono pagare il bollo. Lo ha sancito la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 199/2016 depositata ieri (qui sotto allegata), dichiarando illegittime le norme previste dalla regioni Umbria e Basilicata in quanto lesive della competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia di tributi erariali.

Sul bollo auto, la legge n. 190/2014 ha infatti eliminato ogni esenzione per i veicoli e motoveicoli di interesse storico o collezionistico immatricolati da meno di 30 (e da almeno 20), lasciando il beneficio soltanto per gli esemplari ultratrentennali.

Le scappatoie fiscali, previste rispettivamente dalle leggi regionali n. 8/2015 e n. 14/2015 dei due enti, che avevano mantenuto tale regime di favore (sostituendo il bollo auto con una tassa di circolazione forfettaria ed eliminando sanzioni e interessi per i morosi), per la Consulta, sono dunque in contrasto con gli artt. 117 e 119 della Costituzione, che dettano i principi di potestà legislativa e autonomia finanziaria degli enti locali.

Per cui la questione di legittimità costituzionale promossa dal Governo va accolta.

Corte Costituzionale, sentenza n.199/2016

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