Il regolamento Eidas diviene pienamente operativo. Ora non resta che attendere l'adeguamento del Cad

di Valeria Zeppilli - Domani 1° luglio sarà un giorno importante per il mondo dei documenti elettronici: diventerà infatti pienamente operativo il regolamento Eidas sull'identificazione e l'autenticazione elettronica (n. 910 del 2014).

Lo scopo di tale regolamento è quello di migliorare l'efficienza dei servizi elettronici pubblici e privati, delle transazioni e del commercio elettronico all'interno dell'Unione Europea, creando una base condivisa tra le diverse imprese, i cittadini e le autorità pubbliche.

Lo strumento utilizzato per raggiungere un simile obiettivo è quello del reciproco riconoscimento dell'identificazione e dell'autenticazione elettronica, delle firme e degli altri servizi fiduciari.

Sostanzialmente si stabiliscono regole comuni che prevedono a livello comunitario l'interoperabilità sia della firma elettronica, che dell'identificazione web dei cittadini, che dei servizi di terze parti come firme o sigilli elettronici.

A tal fine, con particolare riferimento alle firme elettroniche, il regolamento stabilisce che un tale genere di sottoscrizione non può mai essere privata dei suoi effetti giuridici: essa, in particolare, non può essere rifiutata come prova nei procedimenti giudiziali solo per il fatto che ha una forma elettronica o che non possiede i requisiti richiesti alle firme elettroniche qualificate.

In realtà il regolamento è in vigore a livello europeo già da due anni, ma dal primo luglio diventerò effettivamente operativo con estensione del regime della libera circolazione delle merci e delle persone anche ai documenti.

Da domani, quindi, verrà posta una nuova pietra importante nella costruzione del mercato unico digitale europeo.

Il prossimo passo, previsto nel nostro paese, è quello di armonizzare quanto previsto dal regolamento con il codice dell'amministrazione digitale: a tal fine il Governo, in attuazione della legge numero 124/2015, ha predisposto uno schema di decreto legislativo che, tuttavia, non è riuscito a concretizzarsi ed entrare in vigore da domani.

Si prevede comunque che entro il 2016 le cose dovrebbero evolversi in maniera significativa.

Valeria Zeppilli

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