Lo prevedono le regole tecniche per l'attuazione del processo amministrativo telematico

di Marina Crisafi - Gli avvocati potranno depositare atti e documenti direttamente sul sito istituzionale mediante upload, ma solo se il deposito, per ragioni tecniche o per la particolare dimensione del documento, non può avvenire tramite pec. Inoltre, dovranno dotarsi di antivirus idoneo ad assicurare la trasmissione e la ricezione sicura dei file e di filtro antispam per prevenire l'invio di messaggi di posta elettronica indesiderati. Quelle descritte sono solo alcune delle misure tecniche individuate nel regolamento attuativo del processo amministrativo telematico pubblicato sulla G.U. n. 67/2016 che diventerà pienamente operativo dal 1° luglio 2016 (leggi:"Processo amministrativo digitale: al via dal 1° luglio").

Già dal 5 aprile prossimo, tuttavia, entreranno in vigore i protocolli tecnici di invio e ricezione, cominciando a rivoluzionare, analogamente a quanto avvenuto con il Pct sul fronte civile, il modo di lavorare di avvocati amministrativisti, magistrati di Tar e Consiglio di Stato e relativo personale.

Una rivoluzione che avverrà step by step, con alcuni passaggi ancora facoltativi (come la notifica del ricorso introduttivo che potrà ancora essere eseguita in modo cartaceo) e altri invece obbligati, come, appunto il deposito telematico degli atti e dei documenti di parte, nonché della procura.

Il deposito potrà avvenire entro la mezzanotte del giorno fissato per la scadenza e, per quanto concerne l'invio in upload, ai fini del rispetto dei termini, si considera perfezionato all'atto della registrazione dell'invio da parte del Siga.

Anche per i provvedimenti del giudice, il deposito con modalità informatiche sostituirà quello cartaceo. Le sentenze e le ordinanze dovranno essere redatte e depositate come documento informatico sottoscritto con firma digitale.


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