Ecco tutte le novità della bozza di decreto attuativo preparata dal Ministero dello sviluppo economico
di Valeria Zeppilli - Chi attiverà una nuova utenza per l'energia elettrica dopo il mese di settembre pagherà il canone Rai in un'unica soluzione, nel 2017.

Questa la principale previsione contenuta nella bozza di decreto attuativo preparata dal Ministero dello sviluppo economico (qui sotto allegata).

Ma ovviamente le novità non si esauriscono qui: vediamo in breve cosa prevede il testo.

Controlli

Per rendere effettivi i controlli circa il pagamento del canone si prevede innanzitutto che la Acquirente Unico S.p.A. (presso la quale è istituito un sistema informatico integrato per la gestione dei flussi informativi relativi al mercato dell'energia elettrica e del gas) trasmetta all'Agenzia delle entrate i dati relativi al canone che deve essere addebitato nelle fatture elettriche.

Le imprese di energia elettrica, poi, sono chiamate a trasmettere mensilmente, sempre all'Agenzia delle entrate, tutti i dati del mese precedente circa il canone addebitato, accreditato, riscosso e riversato.

Entro il 31 marzo di ogni anno, poi, devono trasmetterle eventuali variazioni e una comunicazione riepilogativa relativa all'anno precedente.

Il tutto a pena di sanzioni da definire.

L'Agenzia delle entrate, invece, deve verificare la corrispondenza tra dati ricevuti e somme che le imprese abbiano riversato. In caso di omissioni, deve richiederne il pagamento, oltre alle sanzioni e agli interessi moratori.

È infine della Direzione provinciale I di Torino dell'Agenzia (Ufficio Territoriale di Torino I - Sportello SAT) il compito di verificare che gli utenti abbiano versato correttamente il canone e di determinare, in caso contrario, l'eventuale importo di canone, interessi e sanzioni.

Comuni

Sebbene da quanto visto gli attori principali del nuovo meccanismo di gestione del canone Rai siano l'Agenzia delle entrate e le imprese fornitrici di energia elettrica, anche i Comuni sono chiamati a giocare un ruolo di primo piano.

In attesa che entri a regime l'Anagrafe nazionale della popolazione residente, saranno proprio questi a dover trasmettere alla Direzione Provinciale I di Torino dell'Agenzia delle entrate, previa richiesta di questa, i dati relativi alle famiglie anagrafiche.

Informazioni

La bozza di decreto, poi, rileva per aver concentrato una particolare attenzione alla fondamentale questione delle banche dati, il cui allineamento è imprescindibile per garantire un corretto flusso di informazioni.

Vengono quindi chiaramente precisati dati e tempistiche di dialogo tra la Acquirente Unico S.p.A., l'Agenzia delle entrate e le imprese elettriche.

Pagamento

Il pagamento del canone Rai resta confermato come ripartito in 10 rate mensili, da addebitarsi sulle fatture emesse dalle imprese di energia elettrica. La rata scade il primo giorno di ciascun mese da gennaio a ottobre.

Per quest'anno tutte le rate scadute sino al primo luglio 2016 saranno addebitate nella prima fattura emessa successivamente a tale data.

Il decreto precisa poi che l'inserimento delle rate del canone in fattura è indipendente dall'effettivo consumo di energia ma anche che esso va fatto solo quando vi è certezza circa la titolarità del contratto di fornitura.

Tale regola generale non viene tuttavia privata delle necessarie eccezioni, con le quali il decreto tenta di dare risposta a tutte le ipotesi peculiari che si possono presentare.

Tra di esse rientra quella accennata in incipit e relativa all'attivazione di una nuova utenza successivamente all'emissione delle fatture con scadenza nel mese di ottobre, per la quale vale la regola per cui il canone dovuto è addebitato in un'unica soluzione nella prima rata dell'anno successivo.

Vengono inoltre chiarite le questioni relative al caso in cui nessun componente della famiglia anagrafica sia titolare di un contratto di fornitura di energia e al caso in cui il contratto sia intestato ad un soggetto diverso da quello cui è intestato il canone.

Nella prima ipotesi, più nel dettaglio, si prevede che il pagamento avvenga tramite modello F24, mentre nella seconda ipotesi occorre rivolgersi all'Agenzia delle entrate per la voltura del canone.

Canoni e rimborsi

La bozza di decreto, infine, non dimentica di regolamentare dettagliatamente le modalità con le quali le imprese elettriche dovranno provvedere al riversamento dei canoni riscossi e quelle con le quali si provvederà a rimborsare i cittadini delle somme eventualmente pagate pur se non dovute.

Canone Rai bozza decreto attuativo
Vedi anche:
Canone rai: raccolta articoli
Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: