Entro il 31 marzo i pensionati che usufruiscono di determinate prestazioni devono ricordarsi di presentare la dichiarazione all'Inps

di Valeria Zeppilli - l pensionati che usufruiscono di determinate prestazioni connesse al reddito sono tenuti a presentare annualmente all'Inps il modello cd. Red, ovverosia la dichiarazione che permette all'ente previdenziale di verificare il diritto degli interessati a beneficiare effettivamente delle predette prestazioni.

Si pensi ai casi in cui i cittadini percepiscano le maggiorazioni sociali sulle pensioni o le integrazioni al minimo, la quattordicesima, le prestazioni per l'invalidità civile, la pensione sociale, l'assegno per il nucleo familiare, la pensione ai superstiti, i trattamenti di famiglia, gli aumenti per le prestazioni di invalidità civile, le prestazioni erogate ai minorati civili che non abbiano compiuto i 65 anni di età, eccetera.

Nella dichiarazione, da presentare entro la fine del mese, vanno indicati i redditi percepiti nel 2014, comprensivi di alcune voci non inerenti il modello unico o il 730, come le prestazioni assistenziali, i redditi da lavoro dipendente estero, il TFR o il TFS, gli arretrati, i buoni lavoro, gli interessi di conti correnti e libretti e i proventi degli investimenti.

Il termine per tale dichiarazione reddituale, come accennato, per il 2016 è fissato al 31 marzo, senza alcun promemoria da parte dell'Inps. E se tale termine non verrà rispettato, l'istituto provvederà, ai sensi della legge numero 122 del 2010, a sospendere la pensione per gli "smemorati" a partire dal 2017.

Si ricorda, in ogni caso, che le prestazioni che astrattamente necessitano della presentazione del modello RED non sempre in concreto lo richiedono.

Infatti, non devono preoccuparsi della scadenza del prossimo 31 marzo, innanzitutto, coloro che non hanno altri redditi al di fuori di quelli che derivano dalla pensione.

Il RED, poi, non interessa neanche coloro che sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi tramite modello 730 o modello unico, a meno che il pensionato non possieda anche redditi da lavoro parasubordinato, redditi da lavoro autonomo anche occasionale o assimilati, pensioni o rendite estere o redditi che derivano da indennità di funzione o gettoni di presenza.

Insomma: il consiglio per tutti gli interessati è di impostare le sveglie! Il 31 marzo non è così lontano.

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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