Il PCT consente l'accesso autonomo online ai fascicoli dei procedimenti in cui si è parte in causa a cittadini, enti e aziende

di Marina Crisafi - Consultare il fascicolo della propria causa senza rivolgersi ad un avvocato e gratis? Anche se in molti forse non lo sanno, è una possibilità concessa da tempo dall'evoluzione del Processo Civile Telematico.

Al sistema messo a punto dal ministero della giustizia online, infatti, non hanno facoltà di accedere soltanto gli avvocati e gli operatori del diritto, ma (in conformità a quanto previsto dal Codice dell'Amministrazione Digitale) anche i cittadini, le aziende e gli enti, al fine di ottenere autonomamente informazioni relativamente ai processi in cui si è "parte" in causa.

Come consultare gratis i fascicoli di causa

Il Portale dei Servizi telematici mette a disposizione un accesso pubblico via internet a chiunque voglia consultare in forma "anonima" l'archivio dei fascicoli presenti nei registri di cancelleria delle varie autorità: dal giudice di pace, alle corti d'appello e, a partire dal 15 febbraio scorso, anche della Corte di Cassazione.

Per accedere, non serve alcuna autenticazione, basta collegarsi al sito pst.giustizia.it, selezionare la voce "Consultazione pubblica" dei registri, scegliendo l'area geografica, l'ufficio giudiziario e la tipologia del procedimento che si è interessati a consultare (ad es. contenzioso civile, diritto del lavoro, volontaria giurisdizione, esecuzioni mobiliari, ecc.).

Il sistema propone una serie di parametri di ricerca del procedimento in funzione del tipo di registro selezionato. Bisognerà anche disporre di un riferimento alla causa da ricercare (numero di ruolo, sentenza, nome del giudice, data citazione, ecc.).

Una volta espletata la procedura, si potrà avere accesso ai dati richiesti.

In ogni caso, si ricorda che tale modalità consente una vista soltanto parziale dei dati, ossia limitata ad alcune informazioni del fascicolo (come ad esempio: il numero di ruolo generale e la data di iscrizione a ruolo; l'oggetto, la sezione e il giudice; la data della citazione e della prossima udienza; lo stato del procedimento; ecc.).

Le informazioni sono restituite all'utente e visualizzate in forma anonima, mentre sono sottoposti ad oscuramento: i dati anagrafici delle parti processuali e dei loro procuratori; i dettagli del fascicolo dai quali si possa risalire a informazioni di carattere personale e riservato, anche attraverso l'interrogazione di altre banche dati.

L'elenco completo delle tipologie di libera consultazione, dei criteri di ricerca e delle informazioni visualizzabili è contenuto nella scheda pratica "Criteri di ricerca e informazioni consultabili".

Consultazione completa dei fascicoli di causa

Per la parte che invece voglia prendere visione completa dell'intero fascicolo, occorre la c.d. "identificazione forte", consentita soltanto a chi è dotato di un certificato di identità digitale (tramite token crittografico, ad esempio, smart card, chiavetta usb o lettore, rilasciato da una pubblica amministrazione locale o centrale o da un certificatore accreditato al rilascio della firma digitale).

Anche in tal caso, non bisogna per forza essere avvocati o operatori del diritto ma anche privati, aziende ed enti che vogliano prendere visione completa dei fascicoli in cui sono in parte in causa potranno farlo, dotandosi dell'apposito dispositivo di autenticazione (ovvero se professionisti, come avvocati e ausiliari del giudice, essere registrati anche nel Reginde, il registro generale degli indirizzi elettronici).

Il sistema consente la consultazione, in accordo a diversi livelli di visibilità, dello stato del procedimento e dei dati contenuti nei registri di cancelleria, oltre che l'accesso ai documenti digitali (depositati dai difensori) e ai provvedimenti del giudice contenuti nel fascicolo informatico.

Come effettuare i pagamenti telematici

Sempre tramite l'accesso al Portale dei Servizi Telematici, è possibile, per gli utenti muniti di "autenticazione forte" effettuare in modalità telematica e in via autonoma i pagamenti relativi alle spese di giustizia, ai diritti e al contributo unificato.

Basterà autenticarsi e utilizzare la propria carta di credito o conto corrente bancario, inviando poi la ricevuta al proprio avvocato che provvederà ad allegarla al deposito telematico.


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