A chi spetta e come fare per ottenerlo. In allegato la guida dell'Agenzia delle Entrate

di Marina Crisafi - E' valida fino al 31 dicembre 2016 la possibilità di ottenere il c.d. bonus mobili sull'acquisto di arredi e grandi elettrodomestici. Oltre ad introdurre un'apposita agevolazione per gli acquisti compiuti dalle giovani coppie con età inferiore ai 35 anni, la legge di stabilità 2016 infatti ha prorogato anche per quest'anno il bonus "tradizionale" consistente in una detrazione fiscale pari al 50% sugli arredi (ed elettrodomestici) destinati ad immobili oggetto di ristrutturazione. Al fine di fare chiarezza sulle modalità e i criteri per ottenere il bonus, l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito una guida aggiornata alle detrazioni (qui sotto allegata), rendendo attuativo il disposto contenuto nella legge.

Ecco, in pillole, in cosa consiste il bonus, a quanto ammontano le detrazioni e quali adempimenti sono necessari per ottenerlo:

La detrazione

Il bonus consiste in una detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di mobili
e di grandi elettrodomestici di classe
non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati
ad un immobile oggetto di ristrutturazione. Gli acquisti devono essere stati effettuati nel periodo compreso tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2016.

Quando si può ottenere

Per ottenere l'agevolazione è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia, sia sulle singole unità immobiliari residenziali sia sulle parti comuni
di edifici (sempre residenziali).

Le spese per gli interventi di recupero edilizio devono essere sostenute a partire dal 26 giugno 2012, mentre la data di inizio dei lavori di ristrutturazione (dimostrabile anche con eventuali titoli abilitativi, con comunicazione preventiva all'Asl, laddove obbligatoria, ovvero anche con una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà) deve precedere quella dell'acquisto dei beni oggetto del bonus.

La detrazione, in ogni caso, spetta anche qualora i beni acquistati siano destinati ad arredare un immobile diverso da quello oggetto di intervento edilizio.

Quali interventi edilizi

Ai fini della detrazione è necessario aver avviato interventi edilizi di: manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti; di ricostruzione o ripristino di immobili danneggiati da eventi calamitosi (se è stato dichiarato lo stato di emergenza); di restauro, risanamento e ristrutturazione di interi fabbricati realizzati da imprese di costruzione e da cooperative edilizione che entro 18 mesi rivendono o assegnano l'immobile; di manutenzione ordinaria e straordinaria (oltre che restauro e risanamento conservativo) su parti comuni di edifici residenziali.

Non danno diritto al bonus, invece, i lavori di manutenzione ordinaria eseguiti su singoli appartamenti (come, ad esempio, la tinteggiatura delle pareti, la sostituzione degli infissi, ecc.).

Quali acquisti

La detrazione compete per le spese sostenute (nel periodo compreso dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2016) per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (fatta eccezione per i forni per i quali è sufficiente la A).

Rientrano nella prima categoria, ad esempio: letti, armadi, librerie, tavoli, divani, materassi, apparecchi di illuminazione, mentre sono esclusi gli acquisti di porte, pavimenti, tende e altri complementi di arredo.

Nella seconda categoria rientrano, invece, i più disparati elettrodomestici: frigoriferi, congelatori, lavatrici, forni a microonde, apparecchi di riscaldamento, ventilatori, condizionatori, ecc.

Tra le spese da portare in detrazione possono essere incluse anche quelle per il trasporto e il montaggio.

Come ottenere il bonus

La detrazione per l'acquisto dei beni compresi nel bonus si ottiene indicando i costi sostenuti in sede di dichiarazione dei redditi (modello 730 o unico per persone fisiche). Ai fini dell'ottenimento delle relative agevolazioni, tuttavia, è necessario che i pagamenti siano stati effettuati tramite bonifici bancari o postali, indicando sia la causale del versamento, sia il codice fiscale del beneficiario; sia il numero del codice fiscale o partita Iva del soggetto a favore del quale è stato eseguito il bonifico.

L'importo detraibile

A prescindere dall'ammontare delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione è pari al 50% calcolata su un importo massimo di 10mila euro, relativo (complessivamente) ai costi per l'acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.

La detrazione inoltre va suddivisa tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.

Il tetto dei 10mila euro è riferito alla singola unità immobiliare o alla singola parte comune dell'edificio oggetto di ristrutturazione, per cui se vengono eseguiti lavori di ristrutturazione su più unità si avrà diritto più volte al bonus.

La guida dell'Agenzia delle Entrate

Foto: 123rf.com
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