Arrivano i primi chiarimenti dal ministero dello sviluppo economico, ma il decreto ancora non è pronto e sul canone tv regna la confusione

di Valeria Zeppilli - Il criterio guida per l'addebito del canone Rai nella bolletta elettrica sarà la residenza nell'immobile, mentre per chi attiverà una fornitura di energia a novembre o dicembre, il pagamento scatterà dall'anno successivo. Sono alcuni dei chiarimenti forniti dal ministero dello sviluppo economico che sta lavorando al decreto attuativo delle nuove regole di pagamento del canone tv nella bolletta elettrica fissate dalla legge di stabilità 2016 (l. n. 208/2015). Decreto, peraltro, già in ritardo rispetto ai tempi fissati nella legge che dava all'esecutivo 45 giorni di tempo (a partire dall'entrata in vigore il 1° gennaio) per chiarire tutti i dubbi sul nuovo sistema.

Se è chiaro che il canone sarà addebitato solo sulle utenze delle prime case, numerosi altri problemi sono sollevati dal Mise.

Bisognerà, infatti, far sì che lo scambio di informazioni tra imprese fornitrici di energia elettrica, Comuni e Agenzia delle entrate sia costante e corretto, al fine di addebitare il pagamento solo nei casi in cui effettivamente lo stesso debba essere addebitato.

Altri punti critici riguardano le conseguenze della morosità e le sanzioni alle imprese fornitrici di energia elettrica che violino gli obblighi di comunicazione o di versamento del canone.

Dal decreto attuativo si attende poi chiarezza sulle modalità di fatturazione, che potrebbero dare non pochi problemi, soprattutto se si considera che non mancano cittadini che cambiano fornitore nel corso dell'anno o che attivano una fornitura a novembre o dicembre.

In quest'ultimo caso, come accennato, l'idea del Mise è quella di permettere che l'addebito decorra solo dal mese di gennaio dell'anno successivo.

Dinanzi a tale confusione, le imprese del settore elettrico stanno manifestando le loro perplessità e si stanno cautelando dal rischio di giungere impreparate al primo addebito, previsto per il prossimo luglio. 

Assoelettrica, in particolare, si sta facendo sentire, sottolineando come sia necessario del tempo per predisporre nuovi sistemi informatici per aggiornare le fatture e per incrociare le banche dati. Cosa impossibile finché non verranno risolti i problemi rimasti aperti.

Valeria Zeppilli

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