Nel Ddl concorrenza ok alla stretta sulle compagnie TLC

di Marina Crisafi - Cambio gestore più facile con recessi soltanto online e niente spese al di fuori di quelle effettive. Sono queste le principali novità contenute nel pacchetto di emendamenti al Ddl Concorrenza, approvati dalla commissione Industria del Senato.

Nello specifico chi vorrà cambiare il proprio abbonamento telefonico o della pay-tv potrà farlo semplicemente attraverso le modalità telematiche e le spese a carico dei consumatori potranno esservi soltanto se commisurate "ai costi reali sopportati dall'azienda".

Tali costi, inoltre, andranno comunicati all'utente, sia "al momento della pubblicizzazione dell'offerta" che "in fase di sottoscrizione del contratto".

A passare, nella stretta globale alle compagnie telefoniche e di comunicazioni elettroniche, è anche il niet dei servizi in abbonamento, affibbiati al consumatore dagli operatori, "senza il previo consenso espresso e documentato all'attivazione di tale tipologia di servizi".

Infine, rispetto alle norme attuali che consentono l'acquisto tramite credito telefonico di biglietti per servizi turistici e culturali, arriva la modifica che, al fine di evitare le situazioni di insolvenza, contempla la possibilità per l'utente di conoscere, durante l'operazione di acquisto, l'ammontare del proprio credito telefonico e in particolare di sapere se lo stesso è sufficiente per effettuare l'operazione e quanto residua a seguito della medesima.


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