Confermata nella manovra l'assimilazione ad abitazione principale della casa coniugale assegnata al coniuge separato

di Marina Crisafi - Con il sì definitivo alla Camera di stanotte e l'ok ormai scontato atteso in Senato, la legge di Stabilità ha assunto forma pressochè definitiva. Cuore della manovra di quest'anno è il pacchetto casa che prevede l'abolizione della tassazione sull'abitazione principale (fatta eccezione per gli immobili di lusso) e risolve una serie di questioni aperte, come in primis, quella dell'assegnazione della casa coniugale all'ex che rimane con i figli, dopo il disgregamento della famiglia.

La legge, infatti, assimila completamente alla prima casa l'abitazione che viene assegnata dal giudice al coniuge separato, con la ratio di evitare di aggravare la situazione del proprietario che, in seguito all'assegnazione dell'immobile all'ex (collocatario della prole), oltre a sostenere i costi per procurarsi una nuova abitazione doveva pagare le imposte per una casa non più utilizzata.

In base al dettato della legge, ad essere assimilati alla prima casa e dunque esenti da tassazione, saranno anche gli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa assegnati ai soci studenti universitari, gli alloggi sociali e le unità non affittate dei dipendenti delle Forze armate.

Sul fronte famiglia, rileva anche il ritorno in scena dell'esenzione Imu e Tasi per le abitazioni concesse in comodato a figli e genitori, purchè il contratto sia registrato e il comodante possieda al massimo un'altra casa (non di lusso) adibita ad abitazione principale all'interno dello stesso comune.


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