La novità prevista da un emendamento alla legge di stabilità per i pagamenti con carta anche sotto i 5 euro

di Marina Crisafi - Che si tratti del caffè al bar o del giornale all'edicola sotto casa, tutte le spese al di sotto dei 5 euro potranno essere pagate con bancomat o carte di credito.

Lo prevede un emendamento alla legge di stabilità in discussione alla Camera, presentato dal Pd.

La proposta, col fine di contenere le "piccole" evasioni, prevede di abolire la soglia dei 30 euro al di sotto della quale gli esercenti possono rifiutare i pagamenti elettronici, tagliando al contempo le commissioni per gli acquisti inferiori ai 5 euro.

Ma non solo. L'emendamento prevede anche multe per chi non si mette in regola, dotandosi dell'apposito pos (o non consentendo di utilizzarlo).

Quanto alle commissioni sulle micro-transazioni, la proposta tuttavia fissa qualche paletto: la concreta operatività della misura dovrà essere definita entro il primo aprile 2016 e qualora non si raggiungessero gli obiettivi, potrà essere stabilito un importo di commissione, il cui valore massimo non potrà comunque essere superiore a 7 millesimi di euro per ogni operazione.

Previsto inoltre un tavolo, presso il ministero dell'economia, con la partecipazione dello sviluppo economico, dell'antitrust, dell'abi e delle principali società dei circuiti di pagamento, al fine di assicurare trasparenza e chiarezza sui costi sostenuti dagli esercenti e dai consumatori. Attribuiti, infine, a Bankitalia i poteri di controllo, indagine e intervento anche in termini sanzionatori per assicurare il rispetto delle commissioni e contrastare i tentativi di evasione.


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