Sì della Consulta alla sospensione degli amministratori locali per le condanne non definitive

di Marina Crisafi - Con una nota di poche righe, diffusa nel tardo pomeriggio di ieri, la Consulta ha dato il suo verdetto sulla delicata querelle, riguardante la questione di legittimità costituzionale della legge Severino sollevata dal Tar Campania nell'ambito della vicenda del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris.

Dalle laconiche righe si apprende che la q.l.c. è "infondata" e che l'art. 10 (comma 1 lett. c) del d.lgs. n. 235/2012 che prevede la sospensione degli amministratori locali, colpiti anche soltanto da condanne in primo grado, è legittimo.

Nell'attesa che vengano depositate le motivazioni della corte che danno torto al giudice amministrativo, sembra abbia trovato ingresso la tesi, sostenuta dall'Avvocatura dello Stato, per cui lo stop vale quale misura cautelare e non quale sanzione.

Solo con le motivazioni, potranno comprendersi anche i "risvolti" pratici che la decisione avrà per il sindaco de Magistris (condannato in primo grado nel settembre dello scorso anno dal tribunale di Roma nell'ambito dell'inchiesta "Why Not" e attualmente in carica grazie alla sospensione dell'ordinanza di sospensione prefettizia), senza dimenticare gli effetti che la stessa potrà sortire su un'altra questione di legittimità (che sarà a breve all'attenzione della Consulta) riguardante il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, anch'egli protagonista di un caso analogo.


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