Dallo scenario attuale alle previsioni per il 2016

di Erminia Liccardo - Non si è ancora spenta l'eco dei commenti, dei pro e contro e degli effetti della legge di stabilità 2015 che già quella per il 2016, fresca di approvazione da parte del Governo Renzi (e ora all'esame delle Camere per il necessario iter parlamentare), sta già facendo tanto parlare di sé.

L'ultima legge di Stabilità (che novella con una nuova denominazione l'atavica manovra finanziaria) è già stata scandagliata in ogni suo aspetto e non sono pochi coloro che ne contestano le previsioni, sia per la nota dolente relativa alle necessarie coperture finanziarie che per un tasto alquanto spinoso, quello delle pensioni (leggi: "Legge di Stabilità 2016: tra imprese, famiglie e tagli alle tasse ecco cosa c'è in ballo").

Tra i temi più caldi della manovra che dovrebbe far ripartire un'Italia, che secondo il nuovo slogan dell'esecutivo è già "col segno più", ci sono come sempre il lavoro, con la riconferma degli incentivi per assumere e i futuri interventi per gli autonomi, le imprese, col taglio dell'Ires e il superammortamento, le misure contro la povertà, ma anche (per contro) la riduzione del fondo per la sanità e delle somme dovute per i risarcimenti di cui alla legge Pinto.

Nello scenario delineato non pochi sono i tagli atti a rimpinguare le casse dello Stato. Tagli che per fortuna non hanno riguardato le agevolazioni prima casa, concepite per fornire benefici fiscali a quanti acquistano una prima abitazione, a quanti tale immobile vogliano ristrutturare o rimodernare dal punto di vista energetico e che si affiancano alla volontà di eliminare le imposte sulla prima abitazione.

Vediamo, dunque, con riferimento proprio alla prima casa, qual è lo scenario attuale e quale invece quello che si prospetta per l'anno che verrà, nell'attesa ovviamente che le misure concepite con la nuova legge siano definitivamente approvate alla conclusione dell'iter parlamentare.

Scenario attuale: agevolazioni prima casa, interventi di ristrutturazione ed ecobonus

Le agevolazioni prima casa, come a molti noto, si estrinsecano sostanzialmente in una tassazione di favore prevista per chi acquista o riceve in successione o donazione una casa di abitazione.

I requisiti per poterne beneficiare si riferiscono sia al soggetto che acquista che all'abitazione acquistata. Nel dettaglio, il primo non deve essere proprietario di un altro immobile adibito ad abitazione e deve essere residente nel Comune in cui esso si trova o deve trasferirvi la propria residenza entro 18 mesi dall'acquisto. Per quanto riguarda i requisiti oggettivi, essi si concretizzano nella circostanza che l'immobile acquistato non rientri nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, ovverosia in quelle di maggior prestigio.

Per quanto riguarda, invece, l'oggetto delle agevolazioni, esse riguardano le imposte che incidono sul trasferimento della proprietà dell'immobile acquistato.

Infatti, l'imposta di registro è del 2% invece che del 9% e si applica sul valore catastale dell'abitazione e non su quello di mercato, generalmente più alto.

Anche l'IVA, qualora prevista, è diminuita al 4%. In ogni caso occorre specificare che l'aliquota, in questo caso, si applica al prezzo pieno.

Come accennato, poi, le agevolazioni che riguardano le abitazioni non si limitano a quelle relative al loro acquisto.

Sulla base delle previsioni contenute nella legge di stabilità 2015, ad esempio, è possibile beneficiare della detrazione fiscale Irpef del 50% delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia, sino a un tetto massimo di 96 mila euro.

Sempre per coloro che intendano provvedere a lavori di ristrutturazione e debbano o vogliano contestualmente accingersi all'acquisto di grandi elettrodomestici e di mobili, la legge di stabilità 2015 ha prorogato sino al 31 dicembre prossimo la possibilità di usufruire anche di agevolazioni che prendono corpo in detrazioni Irpef con copertura pari al 50% delle spese sostenute, per un tetto massimo di 10 mila euro.

La detrazione del 65% per la riqualificazione energetica, meglio nota come ecobonus, è stata prorogata anch'essa fino al 31 dicembre 2015, allo stesso modo della detrazione per misure antisismiche, pari al 65% delle spese sostenute da tutti coloro che pongono in essere interventi di messa in sicurezza di abitazioni principali (o costruzioni adibite ad attività produttive) site in zone ad alta gravità sismica, sino a massimo 96 mila euro.

Si segnala, inoltre, che una detrazione Irpef è prevista anche per l'acquisto di abitazioni giacenti all'interno di fabbricati ristrutturati da imprese, sempre che esse vengano assegnate o vendute entro 18 mesi. Anche in questo caso si tratta di un'agevolazione che non è stata introdotta dalla legge di stabilità 2015, la quale si è solo limitata a confermarla innalzando il termine di applicazione della detrazione che, mentre come visto ora è di 18 mesi, prima era di soli 6 mesi.

Ulteriori agevolazioni riguardano, infine, l'acquisto di box, la detrazione Irpef del 19% degli interessi passivi sui mutui e la possibilità di pagare un'IVA ridotta al 10% sulle prestazioni di servizi relativi a interventi di manutenzione di immobili residenziali e per lavori di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione.

Ecco le previsioni per il 2016

Il meccanismo delle agevolazioni fiscali, che nel settore dell'edilizia prende corpo soprattutto nelle agevolazioni prima casa e nelle detrazioni per gli interventi di ristrutturazione, si è rivelato in questi ultimi due anni per certi versi macchinoso ma impeccabile nel proposito di evitare l'evasione fiscale: da qui l'opportunità di confermarlo anche per l'anno prossimo.

Dal disegno della legge di stabilità 2016 approvato qualche giorno fa dal Consiglio dei ministri, la detrazione fiscale per le ristrutturazioni, che si vociferava dover essere ridotta nel suo ammontare, è stata confermata al 50% sino a tutto il 2016. Allo stesso modo sono prorogati e confermati nell'ammontare anche il cd. ecobonus, ovverosia la detrazione fiscale del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica, e il bonus per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici.

Si segnala, inoltre, l'eliminazione delle tasse sulla prima casa, più volte annunciata nei mesi scorsi e che ora ha trovato posto nella bozza della manovra finanziaria per il 2016.

Complice di questo impensato e generoso atteggiamento i risultati positivi che, sul piano squisitamente economico, le agevolazioni prima casa hanno portato alle casse dello Stato, oltre ai benefici a carico del nostro sistema fiscale.

Nella presentazione della Legge di Stabilità 2016 è stato inoltre preannunciato un intervento straordinario volto a garantire una maggiore efficienza energetica ed edilizia alle case popolari.

Staremo a vedere, cosa prevederà il testo definitivo della manovra sul settore del "mattone".


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