Oggi ogni atto o evento in azienda ha ripercussioni infinite. Imparare a gestire la rete di connessioni diventa indispensabile per ogni organizzazione

di Aldo Carpineti - L'abbattimento della distanze fra gli Stati, la diffusione dell'informatica, i grandi cambiamenti strutturali  che in questi ultimi decenni hanno caratterizzato il mondo intero hanno prodotto il risultato (positivo o negativo non ci interessa di giudicare, lo rileviamo come un dato di fatto) che le connessioni fra le cose, gli atti, le persone e persino le loro menti siano diventate sempre più fitte e prolifiche di sviluppi particolari e generali. 

Non c'è chi non veda come il mondo di ieri avesse regole molto più definite e riconoscibili non soltanto dal punto di vista giuridico ma proprio da quello fenomenico. L'omologazione era prerogativa non soltanto dei comportamenti umani ma della stessa rerum natura. 

Nel quadro che si sta delineando appare vero che ogni nostra azione, a maggior ragione quelle delle persone che in qualsiasi modo abbiano responsabilità ed influssi sugli altri, susciti effetti nelle direzioni più disparate nel campo dei rapporti fra la gente come in quello della realtà tutta e del suo presentarsi ai nostri occhi. 

Il mondo aziendale non è esente da questi eventi che definiremmo dirompenti, senza dare a questo termine significati negativi: è noto a chiunque come dall'azienda fordiana, antesignana per eccellenza, tante cose siano cambiate e sia diventato via via sempre più necessario saper gestire il cambiamento. 

Dal momento in cui al mondo le connessioni sono diventate più fitte il cambiamento si è fatto sempre più accentuato sia all'interno delle entità, e quindi anche delle entità aziendali, sia nell'ambiente circostante che ne costituisce l'habitat in tutti i suoi infiniti aspetti. 

Il cambiamento chiama le connessioni e le connessioni chiamano il cambiamento. 

La conseguenza concreta di questo proporsi della realtà, o meglio delle realtà, è l'intuizione dello spunto risolutivo alle situazioni che si susseguono e si propongono incessantemente alla nostra quotidianità, tenendo conto di quante più variabili sia possibile considerare, dalle più piccole e vicine alle più remote e di largo spettro. 

Ogni azione ed ogni evento hanno un effetto a sasso nello stagno: si sviluppano cerchi crescenti, e si rende necessario immaginare e tener conto di ognuno di essi successivamente, anche di quelli più lontani. 

Ed il principio vale tanto di più nel mondo della produzione, nei suoi aspetti economico-finanziari come in quelli commerciali e di marketing e nella gestione delle risorse umane nella varietà delle problematiche tipiche di ciascun settore. 

 

 

 

 

 

 

Aldo Carpineti - gestione risorse umaneAldo Carpineti - autore della rubrica 'Gestione Risorse Umane'
E-mail: aldo.carpineti@alice.it

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