Lo prevedono le linee guida pubblicate dai ministeri dell'interno e della salute in allegato

di Marina Crisafi - L'assenso (o il diniego) alla donazione degli organi potrà essere riportato nella carta d'identità. A prevederlo sono le linee guida redatte e pubblicate di concerto dai ministeri dell'interno e della salute (qui sotto allegate), per consentire ai cittadini maggiorenni di manifestare la propria volontà di donare o meno organi e tessuti in caso di morte cerebrale, direttamente negli uffici comunali al momento del rilascio o del rinnovo del documento d'identità.

Si tratta di una facoltà, e non di un obbligo, specificano i ministeri, che potrà essere esercitata soltanto dietro richiesta e sottoscrizione da parte degli interessati (appunto, all'atto del rilascio o del rinnovo della carta d'identità) di una dichiarazione apposita contenuta in un modulo standard.

Spetterà ai comuni che hanno ricevuto la dichiarazione, trasmettere, unitamente ai dati anagrafici del soggetto, il tutto al Sistema Informativo Trapianti (SIT), ossia il database nazionale delle manifestazioni di volontà in materia di espianti che sarà consultato (dai Centri regionali per i trapianti) ogni qualvolta ci sarà bisogno di potenziali donatori in stato di accertamento di morte cerebrale.

Resta inteso che la volontà precedentemente manifestata e registrata nel SIT potrà essere cambiata in qualsiasi momento dall'interessato mediante richiesta all'Asl di appartenenza, ai centri regionali per i trapianti o agli uffici anagrafe comunali ricompilando l'apposito modulo.

Linee guida donazione organi

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