Il dramma che coinvolge migliaia di famiglie italiane
La piaga degli sfratti nel 2014 ha raggiunto livelli inaccettabili, Guglielmo Loy, segretario confederale Uil, ha lanciato l'allarme: i provvedimenti di sfratto sono stati più di 77.200. Numeri esorbitanti che oltretutto indicano u incremento del 5% rispetto al 2013.

La regione più colpita è senza dubbio la Lombardia, con più di 14.500 provvedimenti, seguita a ruota da Lazio, Piemonte ed Emilia Romagna.

La situazione, pressoché drammatica per migliaia di famiglie meno abbienti, è da attribuirsi ad una politica disorganizzata e indifferente alla questione, incapace di varare un piano di recupero concreto e valido per far fronte al problema.

Tale contesto è sicuramente ovvia e prevedibile conseguenza della sempre crescente disoccupazione giovanile. Circa il 43% degli italiani, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, si trova ineluttabilmente senza lavoro, e chi ne è in possesso, non ha uno stipendio tale da potersi permettere di costruire il proprio futuro e con esso un'abitazione per la propria famiglia.

Lo stesso concetto di famiglia risulta in questo modo a rischio, in quanto sempre più giovani rinunciano al sogno di metter su un proprio nucleo familiare per paura di non farcela.


Il principio della rana bollita di Noam Chomsky con noi italiani ha funzionato, con piccoli cambiamenti impercettibili che di anno in anno ci hanno portato all'odierna, drammatica, difficilissima situazione.


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