Scatta da oggi la rivoluzione dei farmaci da banco, quelli cioè senza prescrizione, che potranno essere venduti (e acquistati) direttamente online

di Marina Crisafi - Un'aspirina per il raffreddore? Una pastiglia per il mal di testa o uno sciroppo per la gola? D'ora in poi basterà un clic e arriveranno direttamente a casa senza doversi recare in farmacia. Da oggi, infatti, sono legali anche in Italia le vendite sul web di medicinali da banco, quelli cioè senza obbligo di ricetta, dagli antipiretici (come la tachipirina per intendersi) agli antidolorifici, che potranno essere acquistati su internet e recapitati a domicilio, con la garanzia di un prodotto certificato e sicuro. È il risultato del recepimento della direttiva europea 2011/62/UE sui medicinali a uso umano da parte dell'Italia.

Non basterà, però, recarsi su un qualsiasi e-commerce: ad essere autorizzate saranno soltanto farmacie e parafarmacie, riconoscibili attraverso un "bollino di qualità", un logo rilasciato dal Ministero della Salute (costituito da una croce bianca su sfondo verde e grigio), che pubblicherà sul web, l'elenco città per città, accompagnato dall'indicazione dello Stato dell'Unione in cui la farmacia è registrata.

I cittadini, così, potranno riconoscere i siti sicuri ed evitare le truffe.

L'obiettivo ultimo dell'operazione è, infatti, quello di dare un giro di vite al mercato illegale che, secondo i dati più recenti vede vendite di farmaci contraffatti in 7 casi su 10 e un tasso altissimo di farmacie virtuali illecite (il 93%).

Funzionerà? Anche se il vantaggio per i consumatori è evidente, i dubbi sul successo dell'operazione, secondo la categoria, sono tanti. Spesso, infatti, l'acquisto dei farmaci è indotto dall'urgenza e non ci sarebbe il tempo di attendere le consegne, senza contare che le farmacie sono distribuite capillarmente su tutto il territorio nazionale e, spesso, ci si rivolge al farmacista di fiducia anche per un consulto.

In ogni caso, l‘operazione non partirà nell'immediatezza. Da oggi, infatti, farmacie e parafarmacie possono inoltrare domanda, ma la vendita vera e propria online non partirà prima dell'autunno.

Per approfondimenti, c'è il sito del Ministero della Salute


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