L'Agenzia delle Entrate dà il via all'avviso telematico per le anomalie riscontrate nelle dichiarazioni fiscali. In allegato il provvedimento

di Marina Crisafi - Un alert telematico per avvisare i contribuenti che sono state riscontrate delle anomalie da parte del Fisco nell'esame delle dichiarazioni, consentendo così un'autocorrezione prima che si proceda con l'accertamento. Lo comunica l'Agenzia delle Entrate con il provvedimento n. 71472 emanato martedì (qui sotto allegato) per spiegare ai destinatari il "lancio" pioniere delle nuove misure introdotte con la legge di Stabilità (commi 634-636 l. n. 190/2014).

Il primo avviso (i successivi riguarderanno gli studi di settore, i professionisti e lo spesometro), verrà inviato via Pec e in via residuale per posta ordinaria (nei casi in cui l'indirizzo di posta elettronica certificata non sia attivo o registrato) e riguarderà le dichiarazioni del 2011.

L'agenzia comunica che metterà a disposizione degli specifici contribuenti titolari di reddito di impresa "informazioni riguardanti possibili anomalie, presenti nelle dichiarazioni dei redditi, relative alla corretta indicazione delle quote costanti delle plusvalenze e/o sopravvenienze attive per le quali i contribuenti hanno optato, derogando al regime naturale di tassazione integrale nell'anno di realizzo ai sensi degli articoli 86 e 88 del TUIR, per la rateizzazione fino ad un massimo di cinque esercizi".

Al fine di valutare la correttezza dei dati e poter fornire elementi, fatti e circostanze sconosciuti al Fisco in grado di giustificare le presunti anomalie rilevate, nella comunicazione verranno quindi riportati: a) Numero identificativo della comunicazione;  b) Modello di dichiarazione presentata relativa all'anno di realizzazione della plusvalenza o sopravvenienza; c) Protocollo identificativo e data di invio della dichiarazione;  d) Ammontare complessivo della plusvalenza o sopravvenienza attiva realizzata, per la quale si è optato per la rateazione; e) Numero di rate scelte e ammontare della quota costante;  f) Dati relativi alla dichiarazione per il periodo d'imposta 2011, nella quale la quota di competenza risulta parzialmente o totalmente omessa;  g) Ammontare della quota di competenza parzialmente o totalmente omessa. 

I dati, informa l'Agenzia, saranno al contempo resi disponibili, per via telematica, alla Guardia di Finanza.

Una volta ricevuta la segnalazione, l'impresa può scegliere due strade: chiedere ulteriori informazioni agli indirizzi indicati nell'avviso telematico oppure decidere di "autocorreggersi" sfruttando le possibilità date dal provvedimento. Rimane ferma, ovviamente, la facoltà per il contribuente di non fare nulla e di esporsi all'accertamento.

 

Scarica il provvedimento n. 71472/2015 dell'Agenzia delle Entrate

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