Partecipazione Comuni nell'accertamento fiscale.

secondo l'art. 18 del decreto legge, viene previsto il potenziamento dell’azione dei Comuni nell’ambito dell’accertamento fiscale e del recupero dei tributi inevasi: il 33% delle maggiori entrate reperite con questa modalità verranno attribuite ai comuni stessi. A questo scopo per i comuni con più di 5000 abitanti verrà istituito obbligatoriamente, entro 90 giorni dall’entrate in vigore del decreto legge, il “Consiglio tributario” con il compito di segnalare all’Agenzia delle Entrate, alla Guardia di Finanza e all’Inps tutti gli elementi ritenuti utili al fine di integrare la dichiarazione tributaria del contribuente. Precedentemente, l’istituzione del Consigli Tributario era facoltativa: con il decreto diventerà obbligatorio.
Per quanto invece riguarda i comuni al di sotto dei 5000 abitanti, è previsto invece l’obbligo di unirsi in consorzio, ai sensi dell'articolo 31 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante il Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, per la successiva istituzione del Consiglio tributario. Inoltre, entro 45 giorni dalla entrata in vigore del decreto-legge, un provvedimento  stabilirà le modalità di trasmissione ai comuni delle dichiarazioni dei redditi dei cittadini residenti.
Il provvedimento verrà emanato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, d’intesa con l’Inps, la Conferenza Stato-città e autonomie locali e la Conferenza Stato-Regioni.